Chi può fondere l’oro usato e per farne cosa?

fusione oro in fonderiaUn metallo luccicante, giallo, duttile che ha da sempre affascinato l’uomo: questo è l’oro.
Simbolo di potere, utilizzato per creare gioielli prestigiosi e suppellettili di grande bellezza e valore sin dall’antichità, ancora oggi questo metallo vive e si rinnova, prezioso e desiderato come sempre.
Ma come si trasforma l’oro, rendendolo adatto ad ornare cose e persone e a dar loro sicurezza e benessere?
In natura, l’oro si trova in scaglie o pagliuzze, nelle miniere o nei fiumi. E’ un metallo tenero che da solo non si presta ad essere lavorato; per questo viene addizionato con altri metalli, generalmente rame e argento, che gli conferiscono una maggiore resistenza.
Sappiamo che l’oro veniva usato dai popoli antichi e spesso è citato anche nell’Antico Testamento; altrettanto bene sappiamo che già a quell’epoca veniva fuso per essere lavorato.
La fusione dell’oro e la sua trasformazione in lingotti permette di trasformare in un valido investimento i pezzi di oro vecchio, spaiati, non più utilizzati che si trovano in ogni casa.
L’oro è un bene sicuro, che ha mantenuto inalterati nei millenni valore e prestigio.

La fusione dell’oro, e cioè lo scioglimento del metallo in forma liquida, avviene a 1064 gradi. Si tratta di una temperatura altissima che si raggiunge in appositi forni, solitamente a gas, detti crogioli ed è un procedimento non difficile, ma sicuramente lungo ed elaborato.
Nel crogiolo che serve a questo scopo vengono messi i pezzi di oro solido; a questi viene aggiunta una piccola quantità di borace, che serve a preservare il metallo dall’ossidazione e, verso la fine della lavorazione, si aggiunge un’altrettanto piccola dose di salnitro che favorisce la fusione. L’oro divenuto liquido viene colato negli stampi ricoperti di cera che servirà a favorire il successivo distacco. La cera scomparirà e questo procedimento è detto “a cera persa”; in alternativa la “staffa”, ovvero il contenitore, può essere unta con olio di lino.
Il versamento dell’oro fuso nello stampo deve essere fatto velocemente, in modo che si solidifichi in maniera compatta.
La fusione è indispensabile per ottenere oro puro, poiché durante il procedimento viene eliminato tutto ciò che era stato aggiunto al metallo per lavorarlo.
L’affinazione è l’ultimo stadio del lavoro di fusione, che vede il lingotto immerso in vasche contenenti acido solforico per sciogliere le restanti impurità e rendere il lingotto puro e pronto per essere immesso sul mercato.

Un lingotto può essere testato per essere sicuri della sua purezza. La verifica della purezza dell’oro si testa con un procedimento denominato “saggio alla tocca”. E’ un test chimico che viene eseguito su piccolissime porzioni di metallo e ne determina in modo preciso il valore.
Il lingotto può essere conservato oppure venduto come investimento, ma può anche essere lavorato per realizzare gioielli o altri oggetti che trovano in questo metallo il componente ideale per le sue ottime peculiarità.
La lavorazione dell’oro avviene con diversi metodologie. Una di queste consiste nel far passare i lingotti in appositi laminatoi che ottengono delle sfoglie sottili. Con ii passaggio in altri macchinari si arriva ad ottenere delle foglie d’oro che, a loro volta, vengono ancora lavorate fino a creare incantevoli opere.
La tecnica della cesellatura consente di ottenere decorazioni in rilievo grazie ad un piccolo scalpello; è una lavorazione praticata già nel II secolo a.C.. La cesellatura è una decorazione a freddo che avviene di solito sulla parte posteriore della lamina, mentre la goffratura si esegue sulla parte anteriore. La rabescatura è una tecnica meno comune e consiste nel praticare piccole incisioni che formano effetti di chiaroscuro.

La fusione dell’oro è un lavoro importante sia per le caratteristiche di professionalità che sono richieste per eseguirla al meglio, sia per il valore finale a cui si arriva.
Creare un lingotto con i propri scarti di oro può essere un’ottima idea, ma bisogna affidarsi ad operatori seri e di fiducia. Alcuni compro oro svolgono da intermediari tra il cliente e il centri di fusione e si occupano di inviare alle fonderie l’oro che i propri clienti gli affidano, affinché sia trasformato in lingotti. Questo passaggio non può essere saltato, in quanto un privato non può portare il proprio oro direttamente in fonderia.
I compro oro vanno scelti con cura controllando che abbiano le opportune e necessarie autorizzazioni, e la loro serietà. Gli operatori affidabili chiedono un documento di riconoscimento quando viene portato l’oro da cambiare e forniscono gratuitamente alcuni servizi, come la valutazione del valore della merce, informazioni sulla quotazione in tempo reale dell’oro e, tramite i propri siti online, la possibilità di bloccare un prezzo conveniente per recarsi con calma in negozio a valutare l’affare.

L’oro è un metallo che attraverso i millenni ha mantenuto intatto il suo fascino, conservando valore e prestigio. Ciascuno ne possiede un po’ e può farlo rendere, trasformandolo in lingotto da investimento, gioielli attuali o denaro contante.
E’ anche per questo suo continuo rinnovarsi senza perdere valore che l’oro continua a rappresentare il simbolo della ricchezza.
I compro oro sul territorio hanno il compito di semplificare vendita e acquisto di questo metallo, operando in modo sempre più semplice affidabile e sicuro.