Valutazione Oro usato, a chi è utile?

compro-oro-3Negli ultimi anni sono sempre di più le persone e le famiglie che si rivolgono ai compro oro per monetizzare il proprio oro usato, soprattutto sotto forma di oggetti e semplici monili d’oro, come catenine, pendenti e braccialetti di metallo prezioso. Questa tendenza riguarda tutte le fasce d’età e di provenienza della popolazione: infatti mentre una volta erano gli anziani e i pensionati a contattare un compro oro oppure un Banco dei Pegni per vendere oro vecchio e integrare la propria pensione o stipendio, affrontare una spesa imprevista o avere un po’ di contante a disposizione, oggi questo fenomeno riguarda anche adulti e giovanissimi. In un primo tempo la clientela più consistente di questi esercizi commerciali è stata rappresentata dalla fascia d’età compresa fra i 30 e i 50 anni, mentre al giorno d’oggi sono presenti molti giovani e giovanissimi. Questi ultimi spesso decidono di vendere i regali di compleanno, comunione, battesimo e cresima (medagliette, pendenti, orecchini, braccialetti e catenine) in cambio di denaro contante che servirà per acquistare capi di abbigliamento, scarpe, dispositivi tecnologici, come I-Phone e cellulari, o libri di testo. In alternativa la somma ottenuta può servire per finanziare un abbonamento in palestra, l’acquisto dei biglietti per un concerto oppure un proprio hobby.
Proprio a causa dell’aumento della domanda i compro oro si sono diffusi su tutto il territorio italiano: il loro numero è aumentato con il perdurare della crisi perché sono sempre di più gli italiani a dover integrare in questo modo le proprie entrate per arrivare a fine mese. Al tempo stesso l’espansione di queste attività commerciali ha accompagnato la crescita del prezzo dell’oro e la difficoltà con cui si accede al credito. Tuttavia non tutti i negozi che si trovano nelle città italiane sono uguali e le valutazioni offerte sono molto differenti l’una dall’altra: di conseguenza è necessario valutare diversi fattori per poter ottenere la quotazione migliore. Innanzitutto bisogna tenere a mente che l’oro vecchio da monetizzare non è quasi mai puro (oro 24 carati), ma una lega (oro 18 carati): infatti il primo è troppo duttile per poter essere lavorato in gioielleria e oreficeria senza rovinarsi. Di conseguenza, se il valore del metallo puro è di 30 euro al grammo, quello dell’oro 18 carati è di 17-19 euro al grammo. In secondo luogo ogni negozio offre una valutazione diversa: infatti un operatore decide il prezzo a sua discrezione, tenendo conto del valore giornaliero dell’oro e del guadagno che vuole ottenere. L’attività ha dei costi fissi dovuti alla gestione stessa del negozio, allo stoccaggio dell’oro vecchio acquistato e alla sua fusione: do conseguenza il prezzo applicato è del 30-35% inferiore alla valutazione del metallo puro.
Per ottenere la quotazione migliore è necessario confrontare le varie offerte dei diversi compro oro: la concentrazione delle attività è più rilevante nelle grandi città, dove si ha un ventaglio di possibilità più ampio tra cui poter scegliere, Non è necessario recarsi fisicamente in ogni negozio, ma è sufficiente controllare il prezzo applicato visionando i singoli siti web. Oltre al prezzo al grammo bisogna tener conto del valore complessivo della quantità di metallo prezioso che si vuole monetizzare. Prima di rivolgersi a un compro oro è bene pesare gli oggetti, così da avere un’idea del loro valore effettivo. Al tempo stesso si ha un valore di paragone con il quale controllare che la valutazione sia avvenuta in maniera corretta. Fondamentale è assicurarsi che la bilancia sia sul bancone e che il peso risultante sia visibile anche al venditore. Anche pochi grammi fanno una grande differenza e la verifica risulta più problematica quando si vendono più oggetti.
Quando ci si rivolge a un compro oro è tassativo avere con sè un documento d’identità valido perché l’esercente deve per legge registrare la transazione e i dati del privato all’interno del registro degli acquisti. Qui sono riportati gli estremi del documento, il peso e la descrizione dell’oggetto venduto. Non bisogna assolutamente lasciare in pegno il proprio oro vecchio in un compro oro perché queste attività non sono autorizzate a compiere questa operazione: il credito su pegno è riservato alle banche e agli istituti finanziari che hanno ricevuto un permesso speciale dalla Banca d’Italia. Il compro oro per legge deve conservare gli oggetti preziosi e i gioielli soltanto per 10 giorni in modo da consentire eventuali verifiche da parte della polizia; inoltre non rilascia polizze di pegno e non è possibile riottenere l’oro venduto. Solo rare volte è possibile riacquistare i propri preziosi, ma si tratta di un’operazione a discrezione del titolare.
Esistono alcuni trucchi ed escamotage che consentono di ottenere una valutazione migliore, come il servizio blocco prezzo. In questo caso si decide di bloccare il valore dell’oro per perfezionare la vendita nelle 48 ore successive: così si evita che improvvise fluttuazioni negative possano pregiudicare la transazione. Alcuni compro oro consentono anche al privato di presentarsi in negozio con una valutazione a prezzo bloccato di un negozio concorrente per ottenere una controfferta migliore. In genere il rialzo è di 10 centesimi al grammo e viene indicato nel sito web dell’attività commerciale.