L’oro quotazione è la stessa in tutto il mondo per quanto riguarda il metallo 24 carati, cioè che contiene una percentuale minima di oro puro del 99,9%. Il golden fixing viene determinato due volte al giorno dalla Borsa di Londra tenendo conto della domanda, dell’offerta e della situazione politica, economica, finanziaria e valutaria mondiale. Infatti l’oro viene da sempre considerato un bene rifugio ed è maggiormente apprezzato in situazioni di crisi politica ed economica oppure quando le monete nazionali sono deboli. Quindi la valutazione borsistica inglese viene recepita e applicata da tutti i mercati che trattano l’oro.
Tuttavia bisogna tenere a mente che gli oggetti d’oreficeria e i gioielli non sono in oro 24 carati, ma in leghe dalla varia composizione. Questo metallo è troppo duttile e morbido per poter essere usato allo stato puro per creare oggetti di uso comune che non si usurino oppure subiscano danni con il passare del tempo. Per questo motivo è fondamentale aggiungere i cosiddetti materiali leganti, che rendono più resistente il metallo finale utilizzato. Di conseguenza la valutazione che viene fatta per l’oro usato messo in vendita dai privati è sempre diversa da un operatore all’altro. Infatti ogni esercente decide autonomamente, facendo riferimento alla quotazione ufficiale dell’oro 24 carati. In genere si sottrae da questo valore una percentuale compresa tra il 30 e il 35% che corrisponde al guadagno del compro oro e alla copertura delle spese di gestione del negozio fisico (affitto, tasse, utenze, stipendio dei dipendenti) e dello stoccaggio degli oggetti preziosi. Tuttavia può accadere che un negoziante decida di applicare una quotazione oro inferiore perché desidera avere un guadagno maggiore sulle singole transazioni commerciali. Invece i grandi brand diffusi in maniera capillare sul territorio quasi sempre offrono alla clientela prezzi di favore e servizi aggiuntivi gratuiti perché trovano più conveniente movimentare grandi quantità di metallo prezioso.
Bisogna tenere a mente che le stime fatte riguardano l’oro 18 carati, cioè quello più utilizzato in oreficeria e in gioielleria per realizzare oggetti preziosi e gioielli. Di conseguenza l’oro usato che si aliena presso i compro oro e i banco metalli appartiene per lo più a questa categoria. In questo caso il 75% della lega è composto da oro, mentre il 25% restante è rappresentato da rame, nichel, argento, palladio oppure cobalto. L’aggiunta dei materiali leganti consente di avere una colorazione particolare, che è molto sfruttata in gioielleria. Ad esempio l’oro rosso è composto dal 75% di oro e dal 25% di rame, mentre nel caso dell’oro rosa i materiali leganti sono argento e rame entrambi al 12,5%. La diversa composizione della lega non ha effetti sulla valutazione dell’oro usato, tranne nel caso in cui il materiale legante non sia particolarmente pregiato, come nel caso del platino. Si tratta però di casi limite. Per lo più un bracciale in oro giallo viene valutato allo stesso modo in uno in oro rosso.
Valutazioni diverse riguardano invece le leghe con una differente percentuale di oro contenuta: ad esempio un gioiello in oro 22 carati è composto dal 91,6% di oro e solo dall’8,4% di metalli leganti. Per conoscere la lega utilizzata per il proprio oro usato è sufficiente controllare il marchio impresso in piccolo sulla superficie dell’oggetto. Maggiore è il titolo e più alta è la valutazione del metallo. Un oggetto in oro 12 carati contiene solo il 50% di metallo pregiato e quindi viene valutato poco.
Per ottenere la migliore quotazione oro è sufficiente seguire alcune semplici regole: innanzitutto è bene controllare sempre l’andamento del metallo 24 carati in Borsa. Infatti se l’oro borsistico sale anche le quotazioni applicate dai compro oro sono maggiori. In secondo luogo si devono confrontare le offerte sui siti web dei vari esercizi commerciali: ad esempio un bracciale 18 carati da 7 grammi può essere valutato 23,16 euro al grammo oppure solo 23 euro. Di conseguenza il guadagno può essere 162,12 euro oppure soltanto 161 a seconda del negozio di riferimento.