È da quasi un secolo che la quotazione dell’oro, ovvero il Fixing Oro avviene ad opera della LBMA (London Bullion Market Association), ovvero un gruppo di 5 Banche, e viene resa pubblica 2 volte al giorno dalla Borsa di Londra alle ore 10.30 e alle 14.00.
La quotazione dell’oro, così come quella dell’argento è un elemento indispensabile per tutti gli investitori del settore e rappresenta il punto di riferimento non solo per questi, ma anche per le grandi società che producono gioielli e per coloro che si occupano di compravendita di metalli preziosi.
Cos’è la LBMA e l’abbandono della Deutsche Bank
Ricordiamo che fino al 2014 facevano parte della LBMA, la Bank of Nova Scotia, Société Générale, Barclays, HSBC e Deutsche Bank. Ques’ultima, con grande stupore di tutti, ha deciso di abbandonare il gruppo del fixing dopo quasi 20 anni di partecipazione. Ricordiamo che il colosso bancario tedesco faceva parte sia dell’associazione del fixing dell’oro, sia di quella del fixing dell’argento che al contrario era composta da sole tre Banche. I motivi che hanno spinto la Deutsche Bank ad abbandonare il tavolo del fixing oro e argento, sembrano legato allo scarso interesse dimostrato verso tutti i mercati delle materie prime e alla necessità di procedere con un nuovo assetto organizzativo dell’inetero reparto bancario. Secondo altre fonti invece, l’abbandono sarebbe legato ad una serie di scandali che ha visto coinvolta la prima banca tedesca, primo fra tutto lo scandalo Libor; la Deutsche Bank, insieme ad altre cinque Banche è stata accusata di aver manipolato i tassi Euribor e Libor, e per questo motivo sono state condannate al pagamento di una maxi sanzione di circa 1,7 milioni di euro ciascuna.
Con l’annuncio dell’uscita di scena dei tedeschi dal mercato della quotazione dei metalli preziosi, da più parti ci si è chiesto quale scenario si sarebbe prospettato nel mercato dei metalli preziosi e se in qualche modo avrebbe influito negativamente sul mercato dell’oro e dell’argento. Secondo la LBMA, l’uscita della Banca tedesca non avrebbe influito in alcun modo sulla quotazione dell’oro e dell’argento e tutto si sarebbe svolto secondo i canoni abituali. Ora non restava che trovare un nuovo partner che avrebbe acquistato le quote della Deutsche Bank per sedere al tavolo del fixing.
L’ingresso della Cina
Dopo l’uscita definitiva della Deutsche Bank, nel 2015 la LBMA da’ l’annuncio dell’ingresso della Cina attraverso la Bank of China, nella fissazione del prezzo dell’oro. La Bank of China era entrata a far parte della LBMA già nel 1987, ma non aveva mai partecipato al fixing quanto piuttosto al business del trading dell’oro a Londra, nonostante la Cina sia il più grande produttore di oro al mondo.
L’ingresso della Bank of China al posto di una occidentale, avrà come conseguenza il rafforzamento del peso della Cina sia a livello economico, che politico, senza che questo voglia dire una che la quotazione dell’oro porterà vantaggi solo al mondo orientale, anzi si prospetta un equilibrio nel fixing oro per un periodo a lungo termine.
Oltre all’ingresso della Cina nella quotazione dell’oro è importante notare l’introduzione da parte della LBMA della fissazione del prezzo dell’oro con modalità elettronica, andando a sostituire quella più datata del telefono.
In conclusione, possiamo dire che l’uscita di scena della Deutsche Bank e l’ingresso della Bank of China non ha prodotto quello sconvolgimento nel settore dell’investimento dell’oro che molti temevano. Del resto, a partire dal 1919, anno di nascita della LBMA si è visto l’alternarsi al tavolo del fixing di diversi Istituti bancari e nulla vieta che in futuro possa esserci un nuovo ricambio tra le 5 banche partecipanti.