Compro oro o banco metalli, conosci le differenze?

differenza tra banco metatti e compro oroMolti hanno in casa un certo numero di oggetti in oro e gioielli, ma spesso non ci si rende conto del tesoretto che si possiede.
É certamente bello conservare oggetti d’oro che ricordano chi li ha regalati, ma in alcune circostanze della vita è più importante disporre di denaro contante e ricordare le persone con l’affetto.
Oggi è possibile valutare e cambiare oro usato in modo semplice e trasparente grazie alle informazioni reperibili anche online e alla collocazione in quasi tutte le città e paesi dei negozi compro oro.
Dopo un esordio considerevole per il numero di attività che operavano nel settore, il mercato si è assestato lasciando sul campo operatori seri e professionali.
Un compro oro valuta, acquista e vende oro usato e gioielli, permettendo a chi vuole disfarsi di oro vecchio di trasformarlo in denaro contante.
Anche grazie ad internet, è facile per tutti rendersi conto del valore attuale dell’oro, decidere se e quando venderlo e controllare che i negozi operino con serietà e trasparenza.

Il Banco Metalli si differenzia dai compro oro per una serie di importanti differenze e funzioni.
Si tratta di attività che operano nella compravendita di materiali preziosi, come argento, oro e platino, ma sono regolate da una normativa diversa e molto den definita, rispetto ai comuni compro oro.
Queste società hanno ricevuto, direttamente dalla Banca d’Italia, l’autorizzazione a praticare il commercio di preziosi e sono quindi definibili come Operatori Professionali in Oro.
Il loro personale, competente e qualificato, si relaziona con i privati, ma anche con banche, oreficerie e gioiellerie. A queste attività è data facoltà di acquistare oro usato ed anche di fonderlo, di lavorarlo e di trattare, quindi, oro da investimento.
Per oro da investimento si intendono lingotti, lastre e monete auree.
I requisiti che queste aziende devono possedere per aspirare ad avere le autorizzazioni dalla Banca d’Italia sono molto ben definite.
É necessario che abbiano:
– un capitale equivalente o superiore a 120.000 euro
– una forma giuridica che sia società per azioni, società cooperativa, società a responsabilità limitata, o in accomandita per azioni
– devono avere come oggetto sociale la dicitura “commercio d’oro”
– devono avere un organico formato da personale, sia tecnico che amministrativo e commerciale, in possesso dei requisiti di onorabilità.

Altrettanto ben specificati sono gli obblighi che le società che operano nel settore del commercio di preziosi devono rispettare.
Sono infatti tenute a dichiarare tutte le operazioni riguardanti il commercio di oro che effettuano tramite la compilazione di appositi e specifici moduli. Esiste un software particolare che aiuta a compiere queste operazioni, essendo necessario segnare i dati del compratore e del venditore, l’operazione che viene effettuata, la data della trattativa, il quantitativo del materiale prezioso in questione e il relativo valore.
Da queste informazioni è facile dedurre che queste attività sono ben più di un semplice negozio che acquista oro usato.
La facoltà di poterlo fondere e di lavorarlo conferisce loro molte più opportunità di poter soddisfare sia clienti privati che professionisti.

I cosiddetti Bm sono iscritti in un registro che è possibile consultare anche da semplici cittadini. Sono inoltre contrassegnati da un numero di matricola, che è anche il numero della relativa autorizzazione.
La trasparenza delle operazioni che questi professionisti compiono, unita al ferreo rispetto della legge e alla certezza delle operazioni condotte, sono la garanzia che può tranquillizzare i clienti e farli avvicinare con fiducia al delicato mondo del commercio dell’oro usato, fuso e rilavorato.
Per molte persone può essere davvero utile conoscere queste realtà. L’oro è un bene prezioso che può aiutare a risolvere momenti difficili, ad uscire da periodi bui o, semplicemente, a pensare al futuro investendo in un bene inalterabile che non si svaluta e non perde valore.
L’oro da investimento, fuso in lingotti o trasformato in monete auree, può essere acquistato con cifre minime, messo da parte o regalato, per avere la serenità di possedere un bene duraturo.
Le realtà di negozi e attività che aiutano a gestire oro usato, rotto e fuori moda, sono un utile sistema per ottenere facilmente e legalmente denaro contante o un “tesoro” da conservare.

Argento usato o nuovo come cambia la quotazione

argento da investimentoL’argento è un metallo di colore bianco, duttile e malleabile, è uno straordinario conduttore di energia elettrica e termica.
Viene utilizzato per realizzare monete, anelli, bracciali, orecchini o ciondoli, oggettistica per la casa, soprammobili, portagioie, cornici, vassoi, argenteria per la tavola, posate, teiere, piatti e samovar da the.

Gli oggetti d’argento che troviamo nelle nostre case sono ancora molti. Si tratta di oggetti che abbiamo ricevuto in regalo in occasione di un matrimonio, nascita, battesimo, comunione o cresima, monili etnici che abbiamo acquistato durante un viaggio o accessori in argento comprati per arredare.

Quali sono i paesi che ne producono in maggiore quantità e qualità
Il Messico è il maggior produttore di argento al mondo, con sette stabilimenti di produzione. Qui si trovano le miniere come quella di Fresnillo da cui si estrae la migliore qualità di silver al mondo. Segue la Cina che sta aumentando sempre di più sia il consumo che la produzione di argento con oltre 3.000 tonnellate l’anno. Sempre in America Latina troviamo il Perù con una riserva in argento pari a 120.000 tonnellate che si stima sia la più grande rimasta al mondo. Nel centro nord del Perù si trova anche la più grande miniera al mondo di Antamina dove viene estratto un argento della migliore qualità. Anche Bolivia e Cile sono nella classifica dei maggiori paesi produttori. Il Cile detiene ancora le terze riserve di metallo bianco del mondo. La Polonia, occupa il secondo posto nella classifica mondiale delle riserve di argento. Quinid Messico, Perù e Cina sono i luoghi dove sarà possibile acquistare materiali di pregio.

Come si fa la manutenzione degli oggetti in argento?
Per mantenere l’argento in buono stato occorre pulirlo regolarmente per restituire brillantezza. Per la manutenzione si possono versare 50 g di bicarbonato di sodio in un pentolino con dell’acqua bollente. Si lascia raffreddare e poi si immerge l’argenteria o i gioielli, dopo qualche minuto si sciacqua e si passa ad asciugare con un panno morbido.

Per la pulizia di monili in altri materiali di utilizzano ingredienti diversi. L’olio è ottimo per la pulizia delle madreperle, per ridare splendore all’oro si utilizza l’aceto bianco, per la cura dei diamanti si possono usare scaglie di sapone di Marsiglia, acqua e ammoniaca.

Come cambia la quotazione dell’argento?
Se desideri acquistare argento nuovo o vendere parti della tua argenteria d’argento usato, occorre far fare una quotazione degli oggetti. Il valore dell’argento è espresso nel marchio o titolo che indica la percentuale minima di argento puro contenuto nel prodotto. Chi compra argento per investimento, acquista i lingotti di argento che sono composti quasi esclusivamente da argento puro al 99% e che hanno un titolo di 999 millesimi. I monili o gli oggetti per la casa che acquistiamo hanno una quantità di metallo prezioso che di solito è di 800, 835 e 925 millesimi. Un oggetto in argento che ha un marchio o punzone 925 contiene 925 parti di silver e 75 millesimi di altri metalli. Questo tipo di argento viene detto Sterling Silver ed è di buona qualità. I metalli che vengono usati per essere legati con l’argento sono in generale il rame o lo zinco. Alcuni monili etnici meno preziosi possono avere il punzone di 800 millesimi, quindi 800 parti di argento puro e 200 di materiali vari.
Se ad esempio la quotazione ufficiale dell’argento allo stato puro è di 0.50 euro al grammo, un gioiello in argento con peso di 100 grammi e titolo pari a 925 millesimi avrà un valore di circa 40 euro.

I gioielli etnici che riportiamo dai nostri viaggi hanno anche un valore economico interessante o sono semplicemente dei bei ricordi senza valore?
Quando si acquistano gioielli etnici durante un viaggio al rientro a casa ci si può porre il problema della valutazione e dell’effettivo valore di quanto acquistato. In molti paesi il marchio o titolo non è obbligatorio, quindi è difficile fare una valutazione della quantità di silver puro contenuta. Se il marchio non è presente in molti casi non si tratta di argento ma di Silverplate o Sheffield. La cosa migliore è comunque far valutare l’oggetto in argento nuovo o usato da un esperto.

Una catenina in oro brutta e rotta vs corso da sommelier

oro usato vs denaro contanteDa sempre nutrivo il desiderio di seguire un corso da sommelier perché spero che un giorno quello possa essere il mio futuro lavoro in quanto sogno di trascorrere la mia vita fra vino e cantine. Purtroppo, però, i corsi di sommelier sono abbastanza costosi e io, non lavorando al momento, non potevo permettermi il lusso di seguirne uno. Ma il desiderio di tentare questa strada era così forte da indurmi a cercare qualche soluzione alternativa. Un mio amico mi aveva raccontato qualche tempo prima di come avesse racimolato i soldi per fare un viaggio vendendo ad un compro oro della capitale tutto l’oro vecchio che aveva, frutto di regali di comunione, battesimo e altre occasioni del genere. Anche io avevo cose così sepolte nei cassetti della biancheria. Oggetti e monili in oro e in argento che mi erano stati regalati quando ero piccolo e che o non avevo mai indossato perché non mi piacevano oppure non mi andavano più o si erano rotti nel corso del tempo. Tantissima roba che occupava solo spazio ma che era praticamente inutilizzata. Perché, allora, non tentare la stessa strada del mio amico?

Devo confessare che all’inizio non ero proprio convintissimo di questa soluzione. Non avevo mai venduto nulla e mi risultava abbastanza strano che qualcuno potesse attribuire del valore ad oggetti che per me erano totalmente inutili. Ma il desiderio di poter frequentare quel corso di sommelier era talmente forte da spingermi a scoprire di più su questa possibilità. Così ho iniziato a documentarmi e ho scoperto che l’oro viene considerato un bene rifugio. Ciò vuol dire che è un bene prezioso il cui valore non diminuisce mai ma, anzi, aumenta con il passare del tempo. Documentandomi, però, ho scoperto anche che l’oro è soggetto ad oscillazioni per cui è vero che non perde mai di valore ma ci sono momenti nei quali l’oro vale di più e altri in cui vale di meno. La questione mi affascinava sempre di più ma, mano a mano che mi documentavo, mi rendevo anche conto di essere troppo poco esperto sull’argomento per riuscire a far fruttare questa operazione il più possibile. Ho scoperto, però, anche l’esistenza di realtà specializzate nel settore come i compro oro oppure il banco dei metalli dove poter richiedere consulenza e, soprattutto, vendere il proprio oro nella piena legalità e senza correre il rischio di fregature. Raccolte tutte queste informazioni ero pronto a gettarmi in questa nuova avventura: corso di sommelier sto arrivando!

Il primo passo è stato quello di raccogliere tutti gli oggetti d’oro accumulati in anni di regali di parenti e amici. Ho iniziato da una catenina brutta e rotta che non mettevo più per poi passare a tutto quello che avevo a casa e che effettivamente non mi serviva. Per sicurezza ho pesato tutto quello che volevo vendere prima di farlo. Ovviamente la mia bilancia non era una di precisione, ma volevo avere almeno un’idea di massima di quanto possedevo. Nei giorni precedenti mi ero informato sui diversi compro oro che si trovavano nella mia zona. Li avevo anche contattati scoprendo così che alcuni applicavano delle condizioni più vantaggiose di altri, come ad esempio un piccolo bonus nel caso di prenotazione della vendita online piuttosto che per tutti i followers della pagina social ufficiale del compro oro in questione. Una volta selezionato l’operatore più in linea con le mie esigenze, mi sono recato di persona con tutto quello che avevo da vendere.

All’inizio ero un po’ teso ma la prima rassicurazione l’ho avuta vedendo che in bella mostra erano visibili le autorizzazioni di legge per l’esercizio dell’attività. Sapere che mi ero messo nelle mani di professionisti seri del settore mi ha molto tranquillizzato. Nel negozio era visibile anche un display con il valore dell’oro in tempo reale. Sono stato accolto da un dipendente dello staff che mi è subito sembrato molto esperto e competente. Mi ha spiegato che quel particolare momento storico era il migliore per le quotazioni di mercato dell’oro e ha provveduto subito a pesare quanto volevo vendere. Inoltre ha valutato l’autenticità pezzo per pezzo e mi ha chiesto alla fine se ero interessato ad una permuta. Ho spiegato che ero interessato al denaro contante e mi è stato comunicato il valore monetario del mio oro. Molto più di quanto immaginassi! Dopo la registrazione dei miei dati ho avuto il denaro che mi spettava e la ricevuta relativa. Con quei soldi non solo ho potuto iscrivermi al corso di sommelier che sto attualmente frequentando ma ho potuto acquistare anche la mia prima bottiglia di vino pregiato che stapperò il giorno del diploma da sommelier!

Fixing Oro e Argento quanto sono variabili?

È da quasi un secolo che la quotazione dell’oro, ovvero il Fixing Oro avviene ad opera della LBMA (London Bullion Market Association), ovvero un gruppo di 5 Banche, e viene resa pubblica 2 volte al giorno dalla Borsa di Londra alle ore 10.30 e alle 14.00.

La quotazione dell’oro, così come quella dell’argento è un elemento indispensabile per tutti gli investitori del settore e rappresenta il punto di riferimento non solo per questi, ma anche per le grandi società che producono gioielli e per coloro che si occupano di compravendita di metalli preziosi.

Cos’è la LBMA e l’abbandono della Deutsche Bank

Ricordiamo che fino al 2014 facevano parte della LBMA, la Bank of Nova Scotia, Société Générale, Barclays, HSBC e Deutsche Bank. Ques’ultima, con grande stupore di tutti, ha deciso di abbandonare il gruppo del fixing dopo quasi 20 anni di partecipazione. Ricordiamo che il colosso bancario tedesco faceva parte sia dell’associazione del fixing dell’oro, sia di quella del fixing dell’argento che al contrario era composta da sole tre Banche. I motivi che hanno spinto la Deutsche Bank ad abbandonare il tavolo del fixing oro e argento, sembrano legato allo scarso interesse dimostrato verso tutti i mercati delle materie prime e alla necessità di procedere con un nuovo assetto organizzativo dell’inetero reparto bancario. Secondo altre fonti invece, l’abbandono sarebbe legato ad una serie di scandali che ha visto coinvolta la prima banca tedesca, primo fra tutto lo scandalo Libor; la Deutsche Bank, insieme ad altre cinque Banche è stata accusata di aver manipolato i tassi Euribor e Libor, e per questo motivo sono state condannate al pagamento di una maxi sanzione di circa 1,7 milioni di euro ciascuna.
Con l’annuncio dell’uscita di scena dei tedeschi dal mercato della quotazione dei metalli preziosi, da più parti ci si è chiesto quale scenario si sarebbe prospettato nel mercato dei metalli preziosi e se in qualche modo avrebbe influito negativamente sul mercato dell’oro e dell’argento. Secondo la LBMA, l’uscita della Banca tedesca non avrebbe influito in alcun modo sulla quotazione dell’oro e dell’argento e tutto si sarebbe svolto secondo i canoni abituali. Ora non restava che trovare un nuovo partner che avrebbe acquistato le quote della Deutsche Bank per sedere al tavolo del fixing.

L’ingresso della Cina

Dopo l’uscita definitiva della Deutsche Bank, nel 2015 la LBMA da’ l’annuncio dell’ingresso della Cina attraverso la Bank of China, nella fissazione del prezzo dell’oro. La Bank of China era entrata a far parte della LBMA già nel 1987, ma non aveva mai partecipato al fixing quanto piuttosto al business del trading dell’oro a Londra, nonostante la Cina sia il più grande produttore di oro al mondo.
L’ingresso della Bank of China al posto di una occidentale, avrà come conseguenza il rafforzamento del peso della Cina sia a livello economico, che politico, senza che questo voglia dire una che la quotazione dell’oro porterà vantaggi solo al mondo orientale, anzi si prospetta un equilibrio nel fixing oro per un periodo a lungo termine.
Oltre all’ingresso della Cina nella quotazione dell’oro è importante notare l’introduzione da parte della LBMA della fissazione del prezzo dell’oro con modalità elettronica, andando a sostituire quella più datata del telefono.
In conclusione, possiamo dire che l’uscita di scena della Deutsche Bank e l’ingresso della Bank of China non ha prodotto quello sconvolgimento nel settore dell’investimento dell’oro che molti temevano. Del resto, a partire dal 1919, anno di nascita della LBMA si è visto l’alternarsi al tavolo del fixing di diversi Istituti bancari e nulla vieta che in futuro possa esserci un nuovo ricambio tra le 5 banche partecipanti.

Gioielli rotti in denaro contante, come fare?

vendere gioielli rotti Calcolare bene il valore dell’oro usato
Oggi è diventata un’abitudine vendere il proprio oro dismesso, rotto o fuori moda perché con il ricavato si possono acquistare beni assai più utili come smartphone o comodità per la casa. Molti di noi non conoscono approfonditamente le regole per ottenere un buon ricavato e si affidano al primo esercente che trovano. Il consiglio è quello di rivolgersi a brand famosi o a punti compro oro in franchising che abbondano nelle grandi metropoli come Roma, Napoli e Milano. In questi esercizi riconosciuti a norma di legge si trovano operatori professionali compro gioielli usati competenti e che sono in grado di elargire preziosi consigli. Il banco metalli, per esempio, garantisce al privato e alle società la piena efficienza e spiega meticolosamente quali sono i requisiti per effettuare una valutazione corretta. Innanzitutto, va precisato che il valore dei gioielli in platino, palladio e oro non viene effettuata sul peso effettivo dell’oggetto. Le nuove norme giuridiche stabiliscono che gli operatori professionali dei compro oro debbano avere i requisiti esatti per poter operare con la massima sapienza e un onesto professionista elargisce tutti i consigli necessari per permettere al privato di ricavare un guadagno adeguato. Il cliente viene informato su come si calcolano i carati, sulla quantità di oro in grammi e sul valore reale dell’oro che essendo un bene di rifugio estremamente volatile, subisce variazioni continue.

Come un professionista calcola il valore dell’oro

Nel momento in cui si decide di vendere una spilla con diamanti, un anello incastonato con una pietra preziosa o una collana, l’operatore è tenuto a precisare che il reale valore dell’oggetto che si sta alienando viene calcolato escludendo dal peso delle pietre il cui valore potrebbe essere calcolato a parte e i metalli meno nobili che sono stati usati per la lavorazione del gioiello. Il numero dei carati si trova nel timbro inciso all’interno del monile che si trova in un rombo dove sono espressi i carati o la ‘finezza’. Con questo metodo non solo si stima l’effettivo valore del gioiello, ma si verifica anche se è placcato o autentico. Un dato da precisare è che alcuni gioielli prodotti prima del 1980, hanno un valore di carati leggermente al di sotto di quelli più moderni. Un’altro metodo che usano i professionisti è quello del test chimico che si attua alla presenza dello stesso cliente. Il test si basa sullo sfregamento del gioiello su una pietra di novaculite e selce e con l’aiuto dell’acido citrico, si capisce se si tratta di oro autentico o di un falso. Sempre alla presenza del cliente, l’operatore pesa il gioiello su un bilancino digitale di precisione per definirne il valore a seconda della valutazione reale del giorno.

Vendere gioielli con pietre incastonate

Presso tutti i compro oro presenti in Italia, è possibile vendere dei gioielli dismessi in oro o altri materiali preziosi. Non tutti gli operatori accettano di acquistare una collana, una spilla o un anello con pietre preziose incastonate a meno che non riescano ad eliminare la pietra. I migliori punti compro oro però, offrono servizi innovativi che comprendono anche la valutazione delle pietre preziose. È chiaro che la valutazione della pietra viene svolta da un professionista che osserva con attenzione di che pietra si tratta, prima di fare un’offerta al cliente. La valutazione viene fatta alla presenza del cliente e alla luce del giorno per offrire una trasparenza impeccabile. Il professionista si basa sulla caratura della ,pietra, sul colore, sul taglio e sulla purezza del minerale. I diamanti, per esempio, se più pesanti e puri, hanno un valore maggiore come quelli a goccia o a cuore. Tra le pietre preziose non ci sono solo i diamanti ma anche l’ametista, l’opale, l’acqua marina, lo zaffiro, il topazio e tanto altro. Anche le pietre si misurano a carati e più il loro peso sarà elevato, più aumenta il loro valore. Se si ha intenzione di vendere una collana di perle, la valutazione verrà fatta sulla dimensione di esse. La grandezza, sebbene influisca molto, non è l’unica caratteristica che viene valutata ma si prende in considerazione anche la forma, la lucentezza, il colore, la presenza di piccole imperfezioni e lo spessore dello strato di madreperla di cui sono formate. Alla fine della trattativa, il cliente riceverà il compenso per il valore del metallo prezioso e per quello delle pietre incastonate nel gioiello.

Chi può fondere l’oro usato e per farne cosa?

fusione oro in fonderiaUn metallo luccicante, giallo, duttile che ha da sempre affascinato l’uomo: questo è l’oro.
Simbolo di potere, utilizzato per creare gioielli prestigiosi e suppellettili di grande bellezza e valore sin dall’antichità, ancora oggi questo metallo vive e si rinnova, prezioso e desiderato come sempre.
Ma come si trasforma l’oro, rendendolo adatto ad ornare cose e persone e a dar loro sicurezza e benessere?
In natura, l’oro si trova in scaglie o pagliuzze, nelle miniere o nei fiumi. E’ un metallo tenero che da solo non si presta ad essere lavorato; per questo viene addizionato con altri metalli, generalmente rame e argento, che gli conferiscono una maggiore resistenza.
Sappiamo che l’oro veniva usato dai popoli antichi e spesso è citato anche nell’Antico Testamento; altrettanto bene sappiamo che già a quell’epoca veniva fuso per essere lavorato.
La fusione dell’oro e la sua trasformazione in lingotti permette di trasformare in un valido investimento i pezzi di oro vecchio, spaiati, non più utilizzati che si trovano in ogni casa.
L’oro è un bene sicuro, che ha mantenuto inalterati nei millenni valore e prestigio.

La fusione dell’oro, e cioè lo scioglimento del metallo in forma liquida, avviene a 1064 gradi. Si tratta di una temperatura altissima che si raggiunge in appositi forni, solitamente a gas, detti crogioli ed è un procedimento non difficile, ma sicuramente lungo ed elaborato.
Nel crogiolo che serve a questo scopo vengono messi i pezzi di oro solido; a questi viene aggiunta una piccola quantità di borace, che serve a preservare il metallo dall’ossidazione e, verso la fine della lavorazione, si aggiunge un’altrettanto piccola dose di salnitro che favorisce la fusione. L’oro divenuto liquido viene colato negli stampi ricoperti di cera che servirà a favorire il successivo distacco. La cera scomparirà e questo procedimento è detto “a cera persa”; in alternativa la “staffa”, ovvero il contenitore, può essere unta con olio di lino.
Il versamento dell’oro fuso nello stampo deve essere fatto velocemente, in modo che si solidifichi in maniera compatta.
La fusione è indispensabile per ottenere oro puro, poiché durante il procedimento viene eliminato tutto ciò che era stato aggiunto al metallo per lavorarlo.
L’affinazione è l’ultimo stadio del lavoro di fusione, che vede il lingotto immerso in vasche contenenti acido solforico per sciogliere le restanti impurità e rendere il lingotto puro e pronto per essere immesso sul mercato.

Un lingotto può essere testato per essere sicuri della sua purezza. La verifica della purezza dell’oro si testa con un procedimento denominato “saggio alla tocca”. E’ un test chimico che viene eseguito su piccolissime porzioni di metallo e ne determina in modo preciso il valore.
Il lingotto può essere conservato oppure venduto come investimento, ma può anche essere lavorato per realizzare gioielli o altri oggetti che trovano in questo metallo il componente ideale per le sue ottime peculiarità.
La lavorazione dell’oro avviene con diversi metodologie. Una di queste consiste nel far passare i lingotti in appositi laminatoi che ottengono delle sfoglie sottili. Con ii passaggio in altri macchinari si arriva ad ottenere delle foglie d’oro che, a loro volta, vengono ancora lavorate fino a creare incantevoli opere.
La tecnica della cesellatura consente di ottenere decorazioni in rilievo grazie ad un piccolo scalpello; è una lavorazione praticata già nel II secolo a.C.. La cesellatura è una decorazione a freddo che avviene di solito sulla parte posteriore della lamina, mentre la goffratura si esegue sulla parte anteriore. La rabescatura è una tecnica meno comune e consiste nel praticare piccole incisioni che formano effetti di chiaroscuro.

La fusione dell’oro è un lavoro importante sia per le caratteristiche di professionalità che sono richieste per eseguirla al meglio, sia per il valore finale a cui si arriva.
Creare un lingotto con i propri scarti di oro può essere un’ottima idea, ma bisogna affidarsi ad operatori seri e di fiducia. Alcuni compro oro svolgono da intermediari tra il cliente e il centri di fusione e si occupano di inviare alle fonderie l’oro che i propri clienti gli affidano, affinché sia trasformato in lingotti. Questo passaggio non può essere saltato, in quanto un privato non può portare il proprio oro direttamente in fonderia.
I compro oro vanno scelti con cura controllando che abbiano le opportune e necessarie autorizzazioni, e la loro serietà. Gli operatori affidabili chiedono un documento di riconoscimento quando viene portato l’oro da cambiare e forniscono gratuitamente alcuni servizi, come la valutazione del valore della merce, informazioni sulla quotazione in tempo reale dell’oro e, tramite i propri siti online, la possibilità di bloccare un prezzo conveniente per recarsi con calma in negozio a valutare l’affare.

L’oro è un metallo che attraverso i millenni ha mantenuto intatto il suo fascino, conservando valore e prestigio. Ciascuno ne possiede un po’ e può farlo rendere, trasformandolo in lingotto da investimento, gioielli attuali o denaro contante.
E’ anche per questo suo continuo rinnovarsi senza perdere valore che l’oro continua a rappresentare il simbolo della ricchezza.
I compro oro sul territorio hanno il compito di semplificare vendita e acquisto di questo metallo, operando in modo sempre più semplice affidabile e sicuro.

Sai quanto vale l’oro che indossi?

vendere un bracciale in oro usatoL’oro quotazione è la stessa in tutto il mondo per quanto riguarda il metallo 24 carati, cioè che contiene una percentuale minima di oro puro del 99,9%. Il golden fixing viene determinato due volte al giorno dalla Borsa di Londra tenendo conto della domanda, dell’offerta e della situazione politica, economica, finanziaria e valutaria mondiale. Infatti l’oro viene da sempre considerato un bene rifugio ed è maggiormente apprezzato in situazioni di crisi politica ed economica oppure quando le monete nazionali sono deboli. Quindi la valutazione borsistica inglese viene recepita e applicata da tutti i mercati che trattano l’oro.

Tuttavia bisogna tenere a mente che gli oggetti d’oreficeria e i gioielli non sono in oro 24 carati, ma in leghe dalla varia composizione. Questo metallo è troppo duttile e morbido per poter essere usato allo stato puro per creare oggetti di uso comune che non si usurino oppure subiscano danni con il passare del tempo. Per questo motivo è fondamentale aggiungere i cosiddetti materiali leganti, che rendono più resistente il metallo finale utilizzato. Di conseguenza la valutazione che viene fatta per l’oro usato messo in vendita dai privati è sempre diversa da un operatore all’altro. Infatti ogni esercente decide autonomamente, facendo riferimento alla quotazione ufficiale dell’oro 24 carati. In genere si sottrae da questo valore una percentuale compresa tra il 30 e il 35% che corrisponde al guadagno del compro oro e alla copertura delle spese di gestione del negozio fisico (affitto, tasse, utenze, stipendio dei dipendenti) e dello stoccaggio degli oggetti preziosi. Tuttavia può accadere che un negoziante decida di applicare una quotazione oro inferiore perché desidera avere un guadagno maggiore sulle singole transazioni commerciali. Invece i grandi brand diffusi in maniera capillare sul territorio quasi sempre offrono alla clientela prezzi di favore e servizi aggiuntivi gratuiti perché trovano più conveniente movimentare grandi quantità di metallo prezioso.
Bisogna tenere a mente che le stime fatte riguardano l’oro 18 carati, cioè quello più utilizzato in oreficeria e in gioielleria per realizzare oggetti preziosi e gioielli. Di conseguenza l’oro usato che si aliena presso i compro oro e i banco metalli appartiene per lo più a questa categoria. In questo caso il 75% della lega è composto da oro, mentre il 25% restante è rappresentato da rame, nichel, argento, palladio oppure cobalto. L’aggiunta dei materiali leganti consente di avere una colorazione particolare, che è molto sfruttata in gioielleria. Ad esempio l’oro rosso è composto dal 75% di oro e dal 25% di rame, mentre nel caso dell’oro rosa i materiali leganti sono argento e rame entrambi al 12,5%. La diversa composizione della lega non ha effetti sulla valutazione dell’oro usato, tranne nel caso in cui il materiale legante non sia particolarmente pregiato, come nel caso del platino. Si tratta però di casi limite. Per lo più un bracciale in oro giallo viene valutato allo stesso modo in uno in oro rosso.

Valutazioni diverse riguardano invece le leghe con una differente percentuale di oro contenuta: ad esempio un gioiello in oro 22 carati è composto dal 91,6% di oro e solo dall’8,4% di metalli leganti. Per conoscere la lega utilizzata per il proprio oro usato è sufficiente controllare il marchio impresso in piccolo sulla superficie dell’oggetto. Maggiore è il titolo e più alta è la valutazione del metallo. Un oggetto in oro 12 carati contiene solo il 50% di metallo pregiato e quindi viene valutato poco.
Per ottenere la migliore quotazione oro è sufficiente seguire alcune semplici regole: innanzitutto è bene controllare sempre l’andamento del metallo 24 carati in Borsa. Infatti se l’oro borsistico sale anche le quotazioni applicate dai compro oro sono maggiori. In secondo luogo si devono confrontare le offerte sui siti web dei vari esercizi commerciali: ad esempio un bracciale 18 carati da 7 grammi può essere valutato 23,16 euro al grammo oppure solo 23 euro. Di conseguenza il guadagno può essere 162,12 euro oppure soltanto 161 a seconda del negozio di riferimento.

Tendenza Oro

gold moodL’oro è un metallo prezioso che viene da sempre considerato come il bene rifugio per eccellenza: infatti non perde il proprio valore neppure durante le peggiori crisi finanziarie e borsistiche. Al contrario, è nei periodi di maggiore incertezza economica che il metallo giallo viene valutato di più. Al tempo stesso bisogna tenere a mente che il valore dell’oro, anche se si caratterizza per una notevole stabilità nel lungo periodo, fluttua giornalmente. Infatti può salire o scendere anche di alcuni centesimi nel corso della stessa giornata.

La quotazione dell’oro è stabilita due volte al giorno dalla Banca di Londra e quindi viene applicata da tutti i mercati del pianeta che trattano questo metallo prezioso, sia allo stato puro che sotto forma di leghe. Il golden fixing viene determinato in base a differenti fattori, in primo luogo il rapporto tra domanda e offerta: se la prima è superiore alla seconda, il prezzo sale e viceversa. Inoltre si devono considerare le aspettative degli investitori, la situazione politica internazionale, l’andamento del mercato valutario e finanziario e l’apprezzamento del dollaro. Infatti la quotazione oro standard viene espressa in questa valuta, anche se in genere ogni Paese impiega la propria moneta per esprimere questo valore. Di conseguenza in Gran Bretagna si utilizza la formula sterline per oncia e in Italia euro per grammo. Il prezzo dell’oro, quindi, è legato in maniera inversamente proporzionale al valore del dollaro: quando quest’ultimo sale la quotazione del metallo giallo si abbassa e viceversa. Questo fatto è determinato anche dal fatto che l’apprezzamento dell’oro è maggiore in condizioni di instabilità monetaria e finanziaria, in quanto gli investitori preferiscono rivolgersi ai beni rifugio piuttosto che alle azioni borsistiche e alle obbligazioni.
Il golden fixing riguarda l’oro quotato in Borsa, tuttavia viene applicato anche al metallo fisico. Per questo motivo, quando si investe in oro oppure quando si decide di alienare il proprio oro vecchio, è fondamentale seguire l’andamento del mercato dell’oro per sapere quando è il momento più opportuno per effettuare la transazione commerciale. Ad esempio bisogna vendere il proprio oro quando il metallo è maggiormente apprezzato e comprare quando la quotazione scende. Bisogna tenere a mente che nel settore dell’oreficeria e della gioielleria non si utilizza il metallo prezioso puro ma delle leghe. Infatti l’oro è troppo duttile e malleabile per resistere a lungo sotto forma di oggetti senza subire danni come graffi e ammaccature. Di conseguenza si devono aggiungere materiali leganti che aumentino la robustezza e la resistenza del risultato finale. Si parla pertanto di oro 24 carati quando il metallo è puro, mentre le leghe possono essere a 18, 14 oppure 12 carati in base alla percentuale di oro presente. Ad esempio nell’oro 18 carati la percentuale di metallo pregiato presente è il 75%.
Investire in oro è una soluzione conveniente e sicura per proteggere il proprio portafoglio dalle fluttuazioni del mercato, tuttavia questa forma di investimento è sempre a lungo termine. Prima di poter rivendere il proprio oro e ottenere un certo guadagno occorre lasciar trascorrere 4-5 anni. Inoltre bisogna tenere a mente che le transazioni commerciali in oro da investimento sono esenti da Iva. Ciò vale anche per le soluzioni assimilate all’oro da investimento, come le monete preziose che sono elencate nell’apposita lista stilata dalla Commissione Europea ogni anno. In Italia gli unici operatori autorizzati alla compravendita di oro da investimento e non soltanto di oro usato. Si tratta di banco metalli oppure di compro oro iscritti all’elenco degli Operatori professionali in oro tenuto dalla Banca d’Italia. Questi esercizi commerciali sono specializzati nella vendita oro da investimento e devono soddisfare requisiti più stringenti per quanto riguarda la sicurezza e la solidità finanziaria. Presso questi esercizi è possibile acquistare oro da investimento sotto forma di lingotti oppure di più pratiche placchette e monete. Per sapere quali sono questi operatori è sufficiente consultare l’elenco presente sul sito della Banca d’Italia.

Comprare o vendere oro online è possibile?

compro oro onlineIn Italia si riscontra un notevole ritardo per quanto riguarda gli acquisti online: ciò vale soprattutto nel settore della vendita e dell’acquisto di metallo pregiato, anche perché per legge queste transazioni devono seguire un iter particolare. Di conseguenza gli Italiani finiscono per essere grandi fruitori dei servizi online proposti dai compro oro e dai banco metalli, in modo da essere aggiornati sull’andamento del prezzo dell’oro e sulle ultime offerte, tuttavia concludono le compravendite recandosi personalmente in negozio dopo aver scelto quello più conveniente per prezzi applicati e per la facilità con cui si raggiunge. Questa tendenza riguarda anche la vendita e l’acquisto di altri preziosi, come pietre e orologi di marca.
L’utenza ha diversi servizi messi a disposizione sia dagli stessi compro oro che da altri soggetti: ad esempio negli ultimi tempi sono diventate molto popolari le app per quotare il metallo direttamente da uno smartphone. In genere si tratta di applicazione semplici che consentono di monitorare il prezzo all’oncia dell’oro e d’argento in tempo reale e di mostrare l’andamento dei metalli preziosi sotto forma di grafici e carte storiche annuali oppure mensili. Queste app a volte consentono anche la funzione Blocca prezzo e il cosiddetto Gold alert. Nel primo caso si tratta di un servizio che riproduce fedelmente quello già presente sul sito web di numerosi compro oro e blocco metalli: è sufficiente cliccare l’apposito pulsante per poter bloccare la quotazione applicata alla transazione commerciale per 24 oppure 48 ore. In questo modo si evita che improvvise fluttuazioni del valore del metallo aureo possano rendere meno conveniente la vendita; di conseguenza si ha tutto il tempo per recarsi in negozio per concludere la vendita senza rischiare un guadagno inferiore. Inoltre il servizio Blocca prezzo è gratuito e senza impegno: se il valore dell’oro sale invece di diminuire, è possibile perfezionare la vendita applicando la valutazione aumentata. Al tempo stesso si sfrutta le avanzate funzionalità di geo-localizzazione dell’utente in modo da rilevare la sua posizione geografica e visualizzare la filiale o negozio più vicino; volendo, è anche possibile scegliere di effettuare la compravendita in una sede a distanza maggiore. Invece la funzione Gold alert permette di richiedere un monitoraggio continuo delle quotazioni dell’oro o dell’argento: in questo modo è possibile vendere ottenendo la migliore valutazione. Basta impostare la cifra obiettivo a cui si desidera alienare il metallo prezioso e, quando la quotazione si attesta su questo valore, l’utente riceve un’immediata e-mail di notifica.
Internet è da sempre stato utilizzato per la ricerca dei negozi dove vendere o acquistare l’oro e l’argento: le soluzioni a disposizioni sono due. La prima consiste nella ricerca attraverso i vari motori di ricerca per localizzare tutti gli esercizi commerciali del settore che si trovano in una certa zona. In alternativa è possibili optare per il servizio Ricerca Filiali proposto da brand e reti di franchising, utilizzando un sistema di geo-localizzazione. Sempre sul sito del marchio l’utente può cercare la filiale che meglio risponde alle sue esigenze a partire dalla città oppure dalla provincia di riferimento: in quest’ultimo caso vengono elencati tutti i negozi appartenenti al brand disponibili in zona e spesso si evidenziano quelli che offrono il servizio Blocca prezzo. In questo modo è possibile scegliere la filiale più vicina e contattare il negozio così da avvisare che si venderà lì il proprio oro usato.
Un’altro servizio molto apprezzato dagli utenti è quello News, in modo da essere sempre aggiornati su tutte le novità del settore e sulle promozioni o iniziative di un compro oro. Basta iscriversi alla Newsletter per ricevere tutte le informazioni dal compro oro online. Per quanto riguarda i banco metalli, questi esercizi commerciali consentono anche di richiedere perizie per oggetti di notevole valore (soprattutto gioielli) e di acquistare oro da investimento sotto forma di monete, placchette di almeno un grammo e lingotti. Questi pezzi possono essere posti in vendita anche online, attraverso piattaforme specializzate che hanno lo scopo di far incontrare la domanda e l’offerta. Sono più numerosi e seguiti i portali che trattano le monete equiparate a oro da investimento, perché hanno un mercato più ampio dei lingotti e si conservano più facilmente: infatti è sufficiente una scatola di fiammiferi per riporre in maniera protetta un buon numero di pezzi. Queste piattaforme, con relativo negozio online, consentono anche una valutazione precisa, gratuita e reale degli esemplari, così da avere una transazione commerciale senza problemi.
Sempre per quanto riguarda le monete d’oro, bisogna tenere a mente che non tutte possono essere equiparate all’oro da investimento. L’elenco viene aggiornato ogni anno dalla Commissione Europea e gli esemplari sono esenti dall’IVA. In genere hanno un contenuto di metallo pregiato di almeno il 99,5%, tuttavia nella lista possono essere presenti pezzi con un titolo inferiore. Sui portali sono anche indicate le monete maggiormente apprezzate, come le Sterline, le Marengo italiane e le Eagle statunitensi.

Valutazione Oro usato, a chi è utile?

compro-oro-3Negli ultimi anni sono sempre di più le persone e le famiglie che si rivolgono ai compro oro per monetizzare il proprio oro usato, soprattutto sotto forma di oggetti e semplici monili d’oro, come catenine, pendenti e braccialetti di metallo prezioso. Questa tendenza riguarda tutte le fasce d’età e di provenienza della popolazione: infatti mentre una volta erano gli anziani e i pensionati a contattare un compro oro oppure un Banco dei Pegni per vendere oro vecchio e integrare la propria pensione o stipendio, affrontare una spesa imprevista o avere un po’ di contante a disposizione, oggi questo fenomeno riguarda anche adulti e giovanissimi. In un primo tempo la clientela più consistente di questi esercizi commerciali è stata rappresentata dalla fascia d’età compresa fra i 30 e i 50 anni, mentre al giorno d’oggi sono presenti molti giovani e giovanissimi. Questi ultimi spesso decidono di vendere i regali di compleanno, comunione, battesimo e cresima (medagliette, pendenti, orecchini, braccialetti e catenine) in cambio di denaro contante che servirà per acquistare capi di abbigliamento, scarpe, dispositivi tecnologici, come I-Phone e cellulari, o libri di testo. In alternativa la somma ottenuta può servire per finanziare un abbonamento in palestra, l’acquisto dei biglietti per un concerto oppure un proprio hobby.
Proprio a causa dell’aumento della domanda i compro oro si sono diffusi su tutto il territorio italiano: il loro numero è aumentato con il perdurare della crisi perché sono sempre di più gli italiani a dover integrare in questo modo le proprie entrate per arrivare a fine mese. Al tempo stesso l’espansione di queste attività commerciali ha accompagnato la crescita del prezzo dell’oro e la difficoltà con cui si accede al credito. Tuttavia non tutti i negozi che si trovano nelle città italiane sono uguali e le valutazioni offerte sono molto differenti l’una dall’altra: di conseguenza è necessario valutare diversi fattori per poter ottenere la quotazione migliore. Innanzitutto bisogna tenere a mente che l’oro vecchio da monetizzare non è quasi mai puro (oro 24 carati), ma una lega (oro 18 carati): infatti il primo è troppo duttile per poter essere lavorato in gioielleria e oreficeria senza rovinarsi. Di conseguenza, se il valore del metallo puro è di 30 euro al grammo, quello dell’oro 18 carati è di 17-19 euro al grammo. In secondo luogo ogni negozio offre una valutazione diversa: infatti un operatore decide il prezzo a sua discrezione, tenendo conto del valore giornaliero dell’oro e del guadagno che vuole ottenere. L’attività ha dei costi fissi dovuti alla gestione stessa del negozio, allo stoccaggio dell’oro vecchio acquistato e alla sua fusione: do conseguenza il prezzo applicato è del 30-35% inferiore alla valutazione del metallo puro.
Per ottenere la quotazione migliore è necessario confrontare le varie offerte dei diversi compro oro: la concentrazione delle attività è più rilevante nelle grandi città, dove si ha un ventaglio di possibilità più ampio tra cui poter scegliere, Non è necessario recarsi fisicamente in ogni negozio, ma è sufficiente controllare il prezzo applicato visionando i singoli siti web. Oltre al prezzo al grammo bisogna tener conto del valore complessivo della quantità di metallo prezioso che si vuole monetizzare. Prima di rivolgersi a un compro oro è bene pesare gli oggetti, così da avere un’idea del loro valore effettivo. Al tempo stesso si ha un valore di paragone con il quale controllare che la valutazione sia avvenuta in maniera corretta. Fondamentale è assicurarsi che la bilancia sia sul bancone e che il peso risultante sia visibile anche al venditore. Anche pochi grammi fanno una grande differenza e la verifica risulta più problematica quando si vendono più oggetti.
Quando ci si rivolge a un compro oro è tassativo avere con sè un documento d’identità valido perché l’esercente deve per legge registrare la transazione e i dati del privato all’interno del registro degli acquisti. Qui sono riportati gli estremi del documento, il peso e la descrizione dell’oggetto venduto. Non bisogna assolutamente lasciare in pegno il proprio oro vecchio in un compro oro perché queste attività non sono autorizzate a compiere questa operazione: il credito su pegno è riservato alle banche e agli istituti finanziari che hanno ricevuto un permesso speciale dalla Banca d’Italia. Il compro oro per legge deve conservare gli oggetti preziosi e i gioielli soltanto per 10 giorni in modo da consentire eventuali verifiche da parte della polizia; inoltre non rilascia polizze di pegno e non è possibile riottenere l’oro venduto. Solo rare volte è possibile riacquistare i propri preziosi, ma si tratta di un’operazione a discrezione del titolare.
Esistono alcuni trucchi ed escamotage che consentono di ottenere una valutazione migliore, come il servizio blocco prezzo. In questo caso si decide di bloccare il valore dell’oro per perfezionare la vendita nelle 48 ore successive: così si evita che improvvise fluttuazioni negative possano pregiudicare la transazione. Alcuni compro oro consentono anche al privato di presentarsi in negozio con una valutazione a prezzo bloccato di un negozio concorrente per ottenere una controfferta migliore. In genere il rialzo è di 10 centesimi al grammo e viene indicato nel sito web dell’attività commerciale.