Ritiro Oro usato, a chi rivolgersi

mercato oro usatoIl mercato dell’oro usato è un settore economico di grande rilievo e che con il passare del tempo ha raggiunto una visibilità e un’importanza sempre maggiori. Di conseguenza il numero di esercizi commerciali (compro oro e banco metalli) che operano in questo ambito è aumentato sempre più negli anni, caratterizzandosi anche per una notevole capillarizzazione sul territorio: si può dire, infatti, che anche nelle città più piccole è presente almeno uno di questi negozi. Negli ultimi tempi si è inoltre assistito a un rinnovamento e a un’evoluzione del settore, grazie a vincenti strategie commerciali e al fatto che la maggior parte degli esercizi hanno collaborato con le autorità per rendere più sicuro il mercato dell’oro usato. Ad esempio si è puntato sulla lotta al riciclaggio e a tutti quei comportamenti illegali o poco ortodossi che sfruttavano la mancata regolamentazione di alcuni ambiti. Di conseguenza questo settore commerciale si caratterizza al giorno d’oggi per una notevole fiducia da parte dei consumatori, sia venditori di oro vecchio sotto forma di gioielli e oggetti di vario genere che acquirenti di preziosi usati. Anche i compro oro risultano più tutelati, insieme alla propria clientela, dall’introduzione di nuove leggi che sanzionano realtà commerciali opache.
D’altro canto la sicurezza del mercato dell’oro è aumentata dai numerosi nuovi servizi aggiuntivi che fanno parte dell’offerta ai consumatori da parte dei grandi brand. Il ventaglio più ampio a disposizione dei privati che vogliono vendere il proprio oro vecchio oppure che desiderano acquistare gioielli e oggetti preziosi usati risulta vantaggioso per entrambe le parti coinvolte nella transazione. Da un lato i consumatori sono più tutelati e la compravendita è più veloce, semplice e sicura; dall’altra il brand ha un guadagno maggiore vendendo l’oro usato. Tra i servizi aggiuntivi pensati per la clientela c’è il Ritiro Oro Usato, offerto non solo dalle grandi realtà commerciali ma anche da compro oro di medie dimensioni e che offre particolari garanzie di sicurezza e affidabilità.
Bisogna tenere a mente che un compro oro è un esercizio commerciale autorizzato a commerciare in oro usato e ad acquistarlo dai privati grazie al rilascio di un’apposita licenza da parte della Questura competente per territorio. Solo in questo modo è possibile operare a norma di legge. I negozi destinano poi gli oggetti preziosi e i gioielli alla rivendita come prodotti usati oppure alla fusione in modo da trasformarli in oro da investimento. Le transazioni avvengono seguendo rigidi standard, ad esempio annotando in appositi registri il privato venditore, insieme alla descrizione dei preziosi e del numero di grammi. Inoltre è impossibile vendere e acquistare oro online, in quanto le transazioni devono avvenire fisicamente in negozio. Tuttavia una delle novità introdotte consiste nel ritiro dell’oro usato a domicilio: in questo caso non è necessario recarsi fisicamente in negozio. La procedura prevede di controllare sul sito web del compro oro se è previsto questo servizio e poi richiederlo compilando il form allegato; alcuni esercizi commerciali richiedono invece un contatto telefonico per concordare le modalità e i tempi per il ritiro.
L’appuntamento avviene presso l’abitazione stessa del privato e viene effettuata da un incaricato del compro oro oppure del brand di cui fa parte il negozio contattato. In questo modo viene portata a termine la valutazione dell’oro vecchio che si vuole vendere, sempre senza impegno da parte dell’aspirante e completamente gratuita. Si tratta della classica operazione con cui si esegue una stima degli oggetti preziosi e dei gioielli, solo che il luogo in cui viene portata a termine non è il negozio ma la casa del proprietario. Si tratta di un servizio molto conveniente e che consente di risparmiare tempo: infatti a volte quando si decide di vendere a un compro oro non si è soddisfatti della stima e non si conclude la transazione. Di conseguenza si è fatto un viaggio a vuoto. Grazie al servizio Ritiro Oro usato ci si reca presso l’esercizio commerciale per concludere la trattativa soltanto nel caso in cui la valutazione dell’incaricato e la quotazione applicata risultino di proprio gradimento. Questa novità consente di ottenere vantaggi rilevanti anche dal punto di vista della sicurezza, dato che si evita di dover girare inutilmente portando con sè una quantità più o meno consistente di preziosi.
Inoltre sul sito è possibile controllare quale sia l’attuale quotazione dell’oro, cioè il fixing determinato dalla Borsa di Londra e il prezzo d’acquisto dell’oro 18 carati sotto forma di oggetti preziosi e gioielli. Conoscere il valore dell’oro consente anche di determinarne l’andamento sul mercato: in questo modo si può sapere qual è il momento giusto per vendere e ottenere un notevole guadagno. Bisogna anche tenere a mente che alcuni dei brand e dei compro oro permettono ai venditori di effettuare il blocco del prezzo attraverso il proprio sito internet. Di conseguenza si mette al riparo la transazione commerciale da eventuali flessioni negative della quotazione e si perfeziona la transazione commerciale nelle successive 24 oppure 48 ore. Infine si ricorda che in caso di preziosi destinati alla fusione il loro stato non influisce in alcun modo sulla valutazione; sono invece esclusi dal ritiro oggetti di dubbia provenienza.

Monete, investimento esenzione IVA

monete-in-oroQuando si effettua una transazione riguardante l’oro da investimento, una delle domande più frequenti vede come protagonista la tassazione del metallo. Oltre al capital gain (cioè la differenza, conteggiata nella dichiarazione dei redditi, tra il prezzo di rivendita e quello di acquisto), si parla soprattutto di IVA. Bisogna tenere a mente che il periodo temporale ideale che intercorre tra acquisto e vendita è di 5 anni e che l’oro da investimento non è soggetto a Iva. Ciò vale non solo per l’Italia, ma per tutta la Comunità Europea. Inoltre non è obbligatorio denunciarne il possesso. 

Con il termine oro da investimento si indica il metallo 24 carati, cioè praticamente puro, sotto forma di monete e di lingotti. In particolar modo le monete d’oro devono possedere una purezza di 900 millesimi (la composizione è di almeno 900 parti d’oro su 1000), mentre il titolo dei lingotti è di minimo 995 millesimi. Ciò vale anche per le placchette il cui peso sia sufficientemente rilevante da essere accettato dal mercato dell’oro. Gli Stati membri della Comunità Europea hanno piena facoltà di escludere dalla categoria oro da investimento le placchette d’oro il cui peso non superi un grammo. Per quanto riguarda le monete d’oro assimilate a oro da investimento e quindi esenti dall’Iva, la Commissione Europea stila ogni anno un elenco aggiornato.
Secondo le ultime direttive dell’Unione Europea possono essere considerate oro da investimento le monete in questo metallo coniate dopo il 1800. La percentuale d’oro contenuta è pari oppure addirittura superiore a 900 millesimi (quindi sono fatte di oro quasi puro) e devono aver avuto corso legale nello Stato in cui sono state coniate; alcune sono ancora in corso. In genere vengono vendute a un prezzo che non supera l’80% del valore del metallo prezioso in esso contenuto, facendo riferimento alle quotazioni del mercato libero aurifero. Se vengono rispettati questi requisiti non è necessario che le monete siano comprese all’interno dell’elenco stilato dalla Commissione delle Comunità Europee ogni anno e che viene pubblicato nella serie C della Gazzetta Ufficiale delle Comunità Europee.
Le regole valide per il 2016 sono state pubblicate il 26 novembre 2015: l’aggiornamento è reso necessario dal fatto che, in base alla direttiva IVA del 2006, la Commissione deve recepire le indicazioni degli Stati membri sui prodotti commercializzabili in esenzione dell’Iva. Rispetto al 2015 non vi sono stati cambiamenti per le monete italiane comprese nell’elenco, in quanto sono rimaste otto: sono le monete da 5, 10, 40, 20, 100 e 80 lire e quelle da 50 e 20 euro. Sono esemplari che rispettano i criteri stabiliti dalla direttiva IVA all’articolo 344 e che quindi, quando vengono acquistate o vendute, non sono valutabili in base al loro valore numismatico. Ciò non vale per le monete che hanno un contenuto di metallo prezioso inferiore a 900 millesimi.
Bisogna tenere a mente che per la loro stessa definizione le monete devono essere oppure essere state emesse attraverso un decreto da uno Stato, che quindi viene detto emittente. Nel documento ufficiale in questione viene dichiarata la percentuale d’oro contenuto nella moneta e il suo peso. In questo modo gli esemplari vengono garantiti a livello mondiale e in maniera totale.
Dal punto di vista delle medaglie, dei lingotti e dei gettoni d’oro sono le società private ad assicurare il rispetto di questi parametri: in base alla minore o maggiore affidabilità del produttore, i pezzi d’oro sono più o meno protetti da falsificazioni. Per questo è fondamentale affidarsi a società presenti da tempo sul mercato, di grande esperienza e di indiscussa garanzia: in questo modo si evita di essere coinvolti in contraffazioni come avvenuto di recente per i lingotti di tungsteno. Questo materiale è uguale all’oro per aspetto e peso, ma ovviamente ha un valore notevolmente inferiore.
Per acquistare monete da investimento in genere ci si rivolge a banco metalli oppure a società competenti del settore. Questi elementi sono consigliati anche ai piccoli risparmiatori in quanto occupano poco spazio, si conservano facilmente e sono beni rifugio di grande valore. Infatti non devono essere conservate in cassette di sicurezza. Non esistono monete da investimento di scarso valore, tuttavia vi sono esemplari che hanno un valore maggiore di altri. Tra i classici, che si caratterizzano per una notevole domanda, vi sono le Marengo, le sterline e le Eagle.

Oro, quotazione e fixing

oro puroCos’è l’oro? Tutti, in linea di massima, sappiamo che è un metallo prezioso di colore giallo. Quasi tutti conosciamo la storia dei cercatori d’oro anche se non possiamo collocare con precisione il momento storico. Pochi sanno che in natura è diverso da quello che vediamo dai gioiellieri, che le pepite non sono completamente gialle, perché non sono composte da solo oro puro. È abbastanza difficile da estrarre e deve essere comunque lavorato per separarlo dalle impurità, solitamente costituite da rame o argento. In natura si può trovare anche sotto forma di pagliuzze. Utilizzato per forgiare gioielli fin dall’antichità.

Chi ha tempo per fare studi particolari, ha calcolato che tutto l’oro estratto fino ad oggi nel mondo potrebbe formare un cubo di meno di ventuno metri di lato, e quello ancora da estrarre equivarrebbe a meno di un settimo del totale esistente. Pensandoci è veramente poco, questo è uno dei motivi per cui il suo valore è così alto. C’è chi non si rassegna e spera di trovare nuovi giacimenti, mentre sarebbe più conveniente sfruttare l’oro già in commercio, come? Semplicemente rivendendo l’oro dismesso ai compro oro per permettere di fonderlo e di riutilizzarlo.

L’oro è un metallo duttile e malleabile, quindi non si può usare puro per un anello o una collana, ma solamente in lega con altri metalli preziosi come l’argento o il platino, se non il rame o altri metalli meno nobili per ottenere particolari colorazioni richieste dalla moda del momento.

L’unità di misura dell’oro è il carato. Quando è puro siamo in presenza di 24 kt., usato quasi esclusivamente per i lingotti, solitamente in gioielleria si usa oro a 18 Kt.

Ma chi decide il prezzo dell’oro e perché varia così spesso?

Alcuni decenni fa, più precisamente nell’anno 1919, venne costituito un pool di banche che decise di rendere pubblico a Londra, due volte al giorno, alle dieci del mattino e nel primo pomeriggio, il fixing dell’oro, ovvero il valore stabilito in base alle richieste ed alle offerte giornaliere. Quando questi due valori sono in equilibrio viene fissato il prezzo al grammo per quel giorno.

Attualmente sul mercato dell’oro sono entrate altre due potenze economiche: la Cina e la Russia, che tentano di prendere in mano il mercato.

Stiamo parlando di scambi ed accordi economici a livelli mondiali, dei quali noi conosciamo solo la parte finale: il prezzo che ci viene proposto al momento della transazione a livello privato.

Data l’importanza e la quantità limitata del prezioso metallo in circolazione, investire in oro è sicuramente consigliato alle persone che intendono far fruttare il proprio capitale monetario. A differenza del mattone o di azioni di aziende più o meno sicure, il valore dell’oro non darà mai grandi sorprese. Oltretutto è facilmente negoziabile.

In questo momento di instabilità economica, molte persone si rivolgono ai Compro Oro o ai Banco Metalli per cedere il proprio oro. Quindi l’offerta è abbastanza elevata e, come abbiamo già accennato, maggiore offerta equivale a prezzo minore.

Una volta deciso è comunque determinante effettuare una specie di ricerca di mercato prima di procedere. Non è certo che chi offre oro a prezzi minori di altri sia da preferire per l’acquisto di gioielli usati o lingotti o monete. La maggior parte dei Compro Oro, specialmente quelli che vogliono mantenere una posizione di stima e rispettabilità nei confronti del pubblico, in caso di proposte di acquisto bloccano il prezzo per alcuni giorni, in modo da permettere al cliente di decidere con calma se procedere o meno.

La Banca d’Italia è in possesso dell’elenco completo dei commercianti in metalli preziosi.

Gli stessi sono tenuti a identificare tramite un documento valido chi si reca presso i loro sportelli per vendere oro, devono annotare su un apposito registro la descrizione degli oggetti acquistati, devono inoltre tenere a disposizione dell’autorità quanto comprato per contrastare il commercio illegale di merce rubata e di riciclaggio, per un minimo dieci giorni. È una sicurezza non solo per il negoziante ma anche e principalmente per il futuro probabile cliente che potrebbe trovarsi in situazioni spiacevoli a causa della leggerezza con la quale affronta la trattazione.

Solo i Banco Metalli possono fondere il metallo prezioso, non i Compro Oro, che devono per legge rivolgersi ai primi.

Se tutti questi requisiti vengono rispettati allora si può procedere e concludere l’acquisto senza problemi.

Estrazione oro è ancora necessaria?

oro usatoL’estazione dell’oro è una procedura che, sotto un certo punto di vista, risulta ormai essere superata, visto che l’oro potrebbe essere recuperato anche da oggetti d’utilizzo comune.

Ecco come avviene la suddetta operazione, dove l’oro viene utilizzato e soprattutto a chi conviene rivenderlo per ottenere un buon profitto.

I metodi di estrazione dell’oro, a seconda del tipo di giacimento, risulta essere completamente differente, per questo  prevede l’utilizzo di metodi univoci.

Ad esempio nei giacimenti idrici, come i fiumi, l’oro viene raccolto utilizzando particolari reti: la sua forma nei corsi d’acqua, ricorda la paglia.

Una volta raccolto, l’oro grezzo viene lavorato per poterlo trasformare in materiale prezioso, dopo aver rimosso i rifiuti.

Nelle miniere invece, l’estrazione avviene scavando nella roccia: l’oro si trova nello stato solido, unito ad altri minerali rocciosi e deve essere accuratamente ripulito prima di poter essere lavorato.

Ecco quindi come avvengono le diverse tipologie di estrazioni del metallo prezioso.

L’oro ed i settori d’utilizzo

L’oro è uno dei materiali che possono essere utilizzati in diversi settori, molti di questi possono essere definiti quasi improbabili.

Ad esempio, è possibile trovare parti di metallo prezioso nei cellulari: la percentuale contenuta nei telefonini in effetti è molto bassa, circa il due percento di oro puro delle parti elettroniche, nel vano della batteria, si trovano i collegamenti, che permettono di portare la carica al telefono, questi possono essere realizzati in oro.

Il settore, dove l’oro viene utilizzato in grande quantità è invece quello degli investimenti: in questo caso si parla dell’oro a ventiquattro carati, ovvero l’oro puro, esso viene lavorato per ricavare lingotti e monete da investimento.

Altro settore dove l’oro è abbondantemente utilizzato, è quello orafo: bisogna però sottolineare che, in questo caso, si parla di oro a diciotto carati, un po’ meno pregiato rispetto all’oro da investimento.

E’ bene precisare che, anche nella realizzazione dei gioielli, la quantità d’oro adoperata risulta piuttosto elevata: essa raggiunge circa il settantacinque percento del metallo totale utilizzato per la realizzazione di oggetti in gioielleria.

Nemmeno l’informatica è esclusa nello sfruttamento del metallo giallo: essendo l’oro un ottimo conduttore di elettricità, esso viene adoperato per la realizzazione delle schede madre. Nella maggior parte dei casi si parla di circa sei grammi d’oro, legato ad altri materiali, presenti in ogni scheda madre.

Infine, un ultimo settore dove l’oro viene utilizzato seppure in piccole quantità è quello odontoiatrico: alcune protesi dentarie contengono piccole quantità d’oro, pari al due percento complessivo, una volta era più frequente che il metallo prezioso venisse utilizzato per ricostruzioni dentarie, poiché l’oro puro è pienamente compatibile con l’organismo, però oltre al fattore estetico è anche un materiale piuttosto costoso, per cui attualmente si preferisce l’utilizzo della ceramica.

Il recupero dell’oro.

Il metallo pregiato è quindi presente in diversi oggetti d’utilizzo comune: come abbiamo visto è possibile reperire questo metallo non solo nei gioielli, ma anche in computer e cellulari.

Per poter ottenere un buon profitto dalla vendita dell’oro usato, sarà necessario cercare di accumularne il più possibile, da oggi cercate di fare più attenzione prima di buttare gli oggetti più comuni, ad esempio se si rompe il computer, potreste recuperare la scheda madre che contiene qualche grammo d’oro, evitando che finisca in qualche discarica dimenticata.

La vendita degli oggetti recuperati, è consigliata presso i migliori negozi compro oro, quelli dove la quotazione al grammo d’oro risulta essere più elevata. Sarà necessario attendere che il fixing raggiunga il prezzo più alto, su alcuni siti è possibile attivare un gold allert per essere avvisati quando la quotazione dell’oro raggiunge la soglia scelta.

Da evitare invece altre attività che potrebbero fare il possibile affinché, il profitto che potrebbe ottenere una persona, risulti essere abbastanza basso.

Qualità dell’oro e prezzo

orecchini pietreQuando si decide di far valutare l’oro usato, è bene prendere in considerazione una serie di fattori, primo fra tutti la possibilità che il vostro oro sia falso. Dopodiché sarà necessario fare una prima stima sulla quantità di oro e sul possibile valore al grammo. Essere preparati e informati è il primo passo per concludere una vendita presso uno dei tanti centri autorizzati del vostro territorio.

Per valutare se siete stati vittime di una frode e siete in possesso di oro falso, esistono una serie di metodi che potete facilmente replicare in casa.

Prova visiva della punzonatura

Il primo test che possiamo mettere in atto per accertarci della veridicità del nostro oro usato consiste nel verificare la presenza della punzonatura, ovvero l’incisione dei carati o dei millesimi relativi alla purezza dell’oro.

Per individuare la punzonatura è necessario utilizzare una lente d’ingradimento perché i caratteri sono spesso molto piccoli e quasi invisibili ad occhio nudo. Esistono vari punzoni: il punzone 999 corrisponde a 24 carati, simbolo dell’oro puro al 99,9%, mentre il punzone 417 è quello più basso e corrisponde a 10 carati, con una purezza del 41,7%.

L’assenza di punzonatura potrebbe indicare che il gioiello è contraffatto, tuttavia se si tratta di manufatti molto antichi è possibile che siano andati incontro ad usura. A questo punto si può fare una controprova osservando eventuali variazioni di colore sui bordi. Questi infatti sono esposti facilmente all’attrito e tendono a consumarsi, ma se il gioiello è d’oro non dovrebbero essere presenti zone più chiare o più scure.

Prova dell’Acido Nitrico

Questa è una delle prove più attendibili: basta posizionare il nostro oro all’interno di un contenitore d’acciaio inox e versare una goccia di acido nitrico. Se diventa subito verde vuole dire che è contraffatto, se si macchia indica una bassa qualità dell’oro. In assenza di reazioni possiamo essere certi della sua purezza.

Prova della densità

Questo test si basa sull’assunto che l’oro sia un materiale particolarmente denso. Il primo passo consiste nel pesare il proprio gioiello su una bilancia di precisione. Si annota il risultato e poi si procede a riempire una provetta graduata con dell’acqua, lasciando un ampio bordo e tenendo traccia del livello. Si immerge l’oro e si misura il nuovo livello raggiunto, facendo la differenza tra le due cifre. A questo punto dovete dividere la massa per il volume per ottenere la densità. Se il valore si aggira intorno ai 19 g/cm3 il vostro oro usato è di qualità.

Prova della calamita

Un altro esperimento facile sfrutta il potere dell’oro di non lasciarsi attrarre dai magneti. Procuratevi una calamita dal vostro ferramenta e fate questo test: se l’oro si attacca al magnete vuol dire che avete tra le mani un falso. Bisogna però fare attenzione perché il test non è molto affidabile: non utilizzate assolutamente i magneti da frigo perché non sono abbastanza forti e considerate che spesso l’oro viene contraffatto aggiungendo altri metalli diamagnetici (cioè non sensibili ai magneti).

Prova della ceramica

Questo è un metodo molto semplice: procuratevi un piatto di ceramica non smaltata e strofinate il gioiello sulla superficie. Se l’oro è falso lascerete sul piatto una striscia scura, altrimenti troverete una striscia dorata.

Valutazione dell’oro usato

Una volta accertata la qualità del vostro oro usato potete provare a fare una stima della quantità per considerare come ottenere la massima valutazione dell’oro.

Per capire quanto valgono i gioielli che volete mettere in vendita bisogna conoscere i carati, il peso e la quotazione dell’oro in tempo reale. Quest’ultimo dato può essere trovato comodamente on line. La valutazione dell’oro in tempo reale, quindi il prezzo al grammo, è legata all’andamento della London Bullion Market Association (LBMA), della Borsa di New York (NYMEX) e di quella di Tokyo. Tuttavia bisogna considerare che il prezzo viene espresso in dollari, per cui sarà necessario tenere conto anche della variazione con il cambio.

Per calcolare quanto vale l’oro in vostro possesso vi basterà dividere il numero dei carati per 24 (il massimo della purezza) e poi moltiplicare per il prezzo al grammo. A questo punto avrete un’idea sul valore dei vostri gioielli e potete chiedere delle consulenze presso i vari Compro Oro, cercando di puntare alla massima valutazione dell’oro.

Quotazione oro usato

oro e pietreE’ confortante poter contare sulla possibilità di convertire il proprio oro usato in denaro, soprattutto in quei particolari momenti dove è necessario fronteggiare e subito una momentanea difficoltà economica.
Molte famiglie attraversano periodi segnati da impellenti necessità che possono essere affrontate con serenità, vendendo a un compro oro il proprio oro usato per denaro contante, immediatamente pagato dall’esercente.
Non sempre è necessario separarsi da un ricordo affettuoso, basta dirigere l’attenzione sui tanti gioielli che si possiedono spesso dimenticati, come i doni di battesimo ad esempio. Ai piccini sono regalati braccialetti, spille per bavaglini, collanine, orecchini, immagini sacre, tutti doni bellissimi ma poco utili, tanto che pochi bambini indossano questi regali. Crescendo, rimangono spesso dimenticati nel fondo di un cassetto o in qualche cassaforte, senza essere utili a nessuno. Il discorso calza a pennello anche per tutti quei monili preziosi frutto di regali che destano cattivi ricordi, come quelli legati a un fidanzamento interrotto o legati a una persona che è meglio non ricordare più. Anche i gioielli rotti sono un prezioso tesoretto, che tante persone accantonano, come orecchini spaiati, collane senza fermagli, anelli che hanno perso un decoro o una pietra, insomma una moltitudine di oggetti pronti alla vendita e senza troppo patire.
Raccolto l’oro di cui ci si vuole separare, basterà recarsi presso un compro oro e farsi fare una valutazione. Quest’operazione è bene che sia preceduta da una “ricerca di mercato” che si può fare comodamente online, valutando attentamente il prezzo di mercato che può subire delle oscillazioni anche quotidiane. Trovare la miglior quotazione, può significare un generoso guadagno e anche la possibilità di bloccare il prezzo online. E’ un servizio quest’ultimo offerto da tanti compro oro, che danno la possibilità alla propria clientela di bloccare temporaneamente la quotazione così da non perdere vantaggiosi guadagni. Un valido suggerimento è trovare un sito che prevede tra le varie sezioni quella del servizio “miglior quotazione“. La scelta di quest’operatore comporterà l’immediato incremento del prezzo di ben euro 0,10/gr in più rispetto alla migliore offerta ricevuta da qualsiasi altro operatore. Un’occasione imperdibile che può incrementare molto i ricavi dati dalla vendita del proprio oro usato.
La conversione in denaro contante dell’oro non più utilizzato, può trasformarsi nell’acquisto di un nuovo elettrodomestico, di un mobile nuovo o di una tanto sospirata vacanza. Il denaro può essere impiegato anche per affrontare spese meno voluttuose, come ad esempio il matrimonio di un figlio o una cura dentistica, tutte necessità che vanno affrontate senza troppi pensieri e con facilità.
Il ricavo della vendita dell’oro usato può essere anche impiegato per l’acquisto dell’ultimo smartphone più sofisticato, così da non rinunciare a un desiderio, ma anzi soddisfarlo in modo semplice.
Per facilitare il concetto, proviamo a fare degli esempi, per comprendere quali possono essere i vantaggi economici e come trasformarli in beni reali.
Per esempio, l’acquisto di un Iphone 6 da 16 gb equivale alla vendita di circa 22 grammi d’oro a 24 kt, un peso che si riscontra in una collana mediamente comune e nemmeno troppo sofisticata.
Una lavatrice di buone prestazioni, può essere acquistata vendendo circa 18 grammi d’oro sempre a 24 kt, mentre un romantico weekend per due può essere realizzato con meno di 10 grammi d’oro a 24 kt.
Pochi semplici esempi per dare l’idea di come basti veramente poco, per affrontare l’acquisto di qualcosa cui si tiene tanto attraverso la vendita di oggetti che non si utilizzano più o peggio non piacciono proprio più.
Si può anche trasformare il valore del proprio oro usato, nell’acquisto di un nuovo gioiello, di un orologio importante, non ci sono limiti alle possibilità di realizzare finalmente dei sogni troppo spesso chiusi in un cassetto.
Non resta che scegliere gli oggetti di cui disfarsi, pesarli con una comune bilancia da cucina, cercare tramite il web la quotazione migliore e rivolgersi con fiducia a oroelite.it per ottenere un guadagno maggiore in assoluta sicurezza.
Realizzare i propri sogni non è mai stato così facile.

I gioielli etnici quanto valgono?

argento etnicoL’argento è un metallo dal colore bianco puro e dotato di notevole lucentezza, per cui in antico venne spesso usato per la realizzazione di specchi, ma soprattutto è da sempre uno dei metalli prediletti per la produzione di gioielli, in particolare anelli ed orecchini. L’argento nativo è assai raro, ma i minerali che lo contengono sono molto diffusi, in primis la galena, che è certamente quello più sfruttato fin dai tempi preistorici.

L’argento puro, ovvero quello composto da 999/1000 del metallo, è decisamente prezioso, anche se gli oggetti e i gioielli etnici che circolano hanno spesso valori leggermente inferiori, di circa 925-800 parti per mille. Nonostante ciò, tali oggetti risultano comunque di un certo valore economico e i vari manufatti etnici acquistati durante i viaggi non sono solo un caro ricordo, ma costituiscono un vero e proprio tesoretto di gioielli preziosi. In alcuni casi occorre prestare una particolare attenzione, in quanto i prodotti potrebbero risultare solamente rivestiti in argento e negli strati sottostanti esser composti invece di metalli meno rari.

I paesi che oggi producono le maggiori quantità (tonnellate) di argento sono, in ordine decrescente, Messico, Cina e Perù, seguiti da Australia, Russia e Polonia, per poi culminare con Stati Uniti e Argentina. I paesi menzionati vantano un’alta produzione in termini di metallo estratto, ma tali valori non sempre corrispondono agli indici di produzione di oggettistica e gioielli in argento, per cui anche in altre parti del mondo (Italia, Spagna, Francia, Africa) si registra una notevole attività artigianale. I tipi di manufatti che oggi si ritrovano abitualmente nelle case sono i gioielli, nello specifico anelli, braccialetti, orecchini e collane, e i vari componenti della cosiddetta argenteria, ovvero vassoi e portagioie, boccali, i set di posate, i contenitori per lo zucchero e persino i rinomati porta caramelle, spesso decorati e posti in bella vista nel salotto di casa. Più rari, ma ugualmente presenti nelle case odierne, in quanto spesso vengono regalati in occasione di matrimoni o particolari ricorrenze (nozze d’argento), sono gli specchi e le cornici, che talvolta acquisiscono un notevole valore per via della particolare lavorazione o per la presenza di altri metalli preziosi incastonati nei motivi decorativi.

Uno dei principali problemi per i possessori di argento è quello di provvedere alla manutenzione del prezioso metallo. L’argento, infatti, al contatto con l’aria diviene ben presto opaco e con il passare del tempo assume prima una patina dal colore giallognolo, che poi diviene sempre più scura e tendente al nero. Uno dei rimedi più conosciuti per ripristinare la lucentezza dell’argento è l’utilizzo del bicarbonato, oppure di un dentifricio a pasta bianca. Tuttavia, mentre la pulizia di posate o gioielli moderni è consigliata, per quanto riguarda i gioielli etnici e quelli d’epoca tale operazione di restauro ne compromette il fascino, in quanto le sfumature della patina creano un chiaro scuro che mette in risalto le forme e accentua il valore degli oggetti. In questo caso, dunque, occorre prudenza e sarebbe meglio rivolgersi ad un gioielliere di fiducia.

Un ulteriore motivo per cui è ugualmente consigliato rivolgersi ad un gioielliere è la volontà di essere certi sulla qualità e l’autenticità dei gioielli in argento. Tale valore è garantito sia dalla punzonatura del manufatto, ovvero da una serie di numeri stampigliati sulla superficie dell’oggetto, sia dalla professionalità del rivenditore. Nello specifico, la numerazione punzonata indica la percentuale di argento con cui è realizzato l’oggetto, che va dall’argento 999, quello puro, fino all’800. Occorre considerare che nel caso di gioielli antichi la punzonatura potrebbe mancare, poiché l’obbligo di indicare tali percentuali non è sempre stato in vigore e, perciò, l’unica garanzia rimane l’attendibilità e la professionalità della gioielleria a cui ci si rivolge. Oltre alla punzonatura, l’acquirente potrebbe ritrovare sul particolare gioiello altri simboli di diversa natura, che spesso indicano la provenienza da specifici paesi che presentano una propria singolare modalità di contrassegnare l’argento.

In sintesi, stabilire con certezza l’esatto valore di gioielli e oggettistica in argento non è sempre semplice, per questo è necessario rivolgersi a dei veri professionisti, generalmente presso i negozi compro oro è possibile far eseguire una valutazione gratuita dei propri oggetti preziosi. E’necessario considerare che spesso il valore di un manufatto aumenta in presenza di pietre preziose o particolari intrecci con altri metalli di valore, come l’oro, che conferiscono al gioiello un singolare fascino ma che non vengono prese in considerazione quando si procede con la vendita di oro usato.

Oro da investimento, come orientarsi

oro usatoL’oro è da sempre considerato nell’immaginario collettivo dei popoli come un emblema di ricchezza e prosperità. Possedere alcuni gioielli di oro, e altri preziosi a base del metallo prezioso, è sinonimo di buona salute economica di un certo contesto familiare.
L’oro è di fatti da sempre ritenuto non soltanto un simbolo di prosperità economica, ma anche un bene rifugio, poiché seppur soggetto ad oscillazioni nella quotazione, non svaluta mai eccessivamente per via del suo valore intrinseco. Dunque acquistare oro come bene rifugio significa accaparrarsi certamente un metallo che rappresenta una ricchezza ed una garanzia per il proprio futuro.

Il prezzo dell’oro, come anticipato, seppur non scenda mai troppo per via del suo valore intrinseco, è soggetto a variazioni di prezzo in quanto si tratta di un metallo quotato nei mercati borsistici e dunque soggetto al meccanismo della domanda e dell’offerta.
Quali sono i fattori che determinano la variazione del prezzo dell’oro?
Sono molteplici. Di seguito alcuni dei principali.
– Domanda / offerta: essendo un metallo quotato in borsa, è soggetto ai normali meccanismi della domanda e dell’offerta che determinano la variazione del prezzo. Inoltre spesso operano sul mercato gruppi speculativi che possono incidere pesantemente sul prezzo decidendo di acquistare o dismettere ingenti quantità di oro.
– Richiesta dai Paesi Emergenti: l’oro è un metallo che i Paesi Emergenti tendono ad accaparrarsi. E’ un simbolo della rapida crescita di una economia. Negli ultimi anni, la crescita sempre più sostenuta da alcuni grandi Paesi come Cina, Russia, India, ha portato una forte richiesta di materia prima sui mercati finanziari, tanto da determinare una crescita del valore del metallo prezioso.
– Crisi economica: seppur sembri che il peggio sia passato, la crisi economica che dura da anni ha contribuito all’impennarsi del prezzo dell’oro. Può sembrare un controsenso (acquistare oro in un periodo di crisi della liquidità), ma così non è. Infatti è proprio nei momenti di crisi, quando la fluttuazione dei prezzi di altre materie prime è molto marcata, quando la moneta rischia una rapida svalutazione e dunque si rischia di perdere i propri risparmi, affidarsi all’acquisto di un bene rifugio come l’oro è la scelta migliore. Come detto, infatti, l’oro seppur soggetto ad inevitabile variazione di prezzo, non può mai svalutare sotto una certa soglia.
– Apprezzamento / deprezzamento del Dollaro: questo fattore era valido fino al superamento del fixing dell’oro con il Buillion Vault (2014). Se il dollaro si apprezzava, scendeva il prezzo dell’oro e viceversa. Ora con il nuovo fixing dell’oro le aste si effettuano direttamente anche in Sterline e Euro.

Come si stabilisce il prezzo dell’oro?
Fino al 2014 il prezzo dell’oro veniva fissato due volte al giorno dalla riunione di cinque grandi banche mondiali che a Londra, confrontando i dati in merito alla domanda e all’offerta di metallo giallo, trovavano un prezzo di equilibrio da comunicare ai mercati. Questo era il sistema del Buillion Vault. Le richieste del mercato di un sistema più dinamico e alcuni scandali che hanno colpito le banche che partecipavano al processo di fixing del prezzo dell’oro, hanno portato nel 2014 alla fine di questo sistema, sostituito a partire dal 2015 ad un nuovo modello. A fissare il prezzo dell’oro ci pensa l’Ice Benchmark Administration, che supera il modello delle due conference call quotidiane che fissavano il prezzo, per passare ad un’asta continua con aggiornamenti ogni 30 secondi e che prevede immediatamente il prezzo in Dollari, Euro e Sterline. In precedenza invece il prezzo era valutato solo in dollari.

Come vendere il proprio oro?
Al giorno d’oggi sono presenti molti compro oro dove poter vendere il proprio metallo prezioso. Il consiglio è scegliere di portare il proprio oro negli esercizi commerciali dei grandi marchi, poiché sono controllatissimi, garantiti ed offrono le migliori quotazioni sul mercato. L’oro usato non raggiunge la quotazione dell’oro puro, poiché i gioielli generalmente non superano i 18 carati (750/1000 di purezza), mentre l’oro puro si attesta sui 24 (1000/1000 di purezza). Presso i compro oro si può ottenere facilmente la valutazione del proprio oro, ma si può richiedere un preventivo anche online con il servizio di bloccaggio del prezzo: ci si reca in negozio con quel preventivo e dopo le dovute verifiche si ottiene la somma pattuita online.
Parimenti alla vendita, l’oro può essere acquistato presso alcuni Compro Oro, magari sotto forma di lingotti come bene rifugio, oppure come gioielli usati per avere a prezzo scontato monili di grande pregio.

Oro usato e quotazione scopri i compro oro

diamanti e perleL’oro è il bene più famoso al mondo perché ha rappresentano un ruolo molto importante per le popolazioni del passato e anche oggi è al centro dell’economia mondiale. Nonostante alcuni cambiamenti, infatti, l’oro puro (costituito da 24 carati) è ancora il metro di riferimento di qualsiasi mercato internazionale. Il carato (0,2 grammi) rappresenta l’unità di misura dell’oro indicandone la purezza.

Come viene stabilita la quotazione dell’oro?

A Londra la LBMA (London Bullion Market Association), attraverso la procedura denominata “fixing”, ha il compito di divulgare la quotazione dell’oro alle borse mondiali. Questo tipo di operazione si verifica sin dal 1919, per mano della potente famiglia Rothschild e di altri facoltosi mercanti d’oro. Oggi viene regolata da istituti e operatori bancari autorizzati.

Le contrattazioni di borsa definiscono il prezzo dell’oro, ma come viene percepito il suo valore dalle persone nella vita quotidiana?

Per rispondere a questa domanda è utile fare una distinzione tra oro puro e oro usato. L’oro puro si presenta sotto forma di pepite, lingotti (che raggiungono una percentuale del 99% del prezioso metallo) e pagliuzze. Come abbiamo già accennato, al di sotto dei 24 carati l’oro è considerato meno puro. L’oro lavorato, invece, è la risposta ad un processo di fusione con altri elementi. Orologi, gioielli e monete, per esempio, acquisiscono valore in base anche alla percentuale di oro da cui sono composti. Per scoprire i carati di un oggetto d’oro basterà leggere le cifre poste sulla punzonatura che, per legge, devono essere visibili.

Cosa si intende per fusione?

La fusione è un’operazione effettuata da centri specializzati autorizzati per legge, mediante la quale viene recuperato l’oro puro. Per prima cosa, il metallo viene sistemato in un contenitore in argilla o in grafite, ideale per resistere alle alte temperature, e dove viene aggiunta una piccola quantità di borace (composto del boro). Questa sostanza si scioglie a contatto con l’acqua permettendo la liquefazione dell’oro e la formazione di una patina protettiva per evitarne l’ossidazione. La fusione del metallo avviene all’interno di un forno che raggiunge i 1064 gradi, dopodiché viene colato all’interno di un altro contenitore già riscaldato e oliato (staffa) per eliminare l’umidità in eccesso, favorendo la scissione della lega metallica. Per stabilire con esattezza la quantità di oro presente in ogni staffa è necessario effettuare un’analisi di laboratorio su un piccolo campione (0,25 grammi) che viene coperto prima da un involucro di piombo e poi da un altro in argento. La fase successiva prevede un’ulteriore cottura in forno a 1150 gradi dando origine a una pallina che viene poi trasformata in una striscia sottile, adagiata in un contenitore di vetro (matraccio) e portata a ebollizione. Questa procedura viene ripetuta per ben tre volte. Il prodotto ottenuto cuoce nuovamente in forno a una temperatura che oscilla tra gli 800 e i 1000 gradi per dare vita, finalmente, al nostro lingotto d’oro.

Come calcolare il valore degli oggetti in oro?

Il valore di un oggetto d’oro non dipende solo dalla quotazione della borsa londinese, ma da una serie di altri fattori che permettono una sorta di segmentazione del mercato.

Sembra un controsenso, ma l’oro lavorato perde la sua purezza anche se la tecnica di lavorazione è stata apportata dalle mani di un sapiente artigiano. La tendenza è dare risalto al gioiello perché rappresenta un pezzo d’antiquariato o perché è appartenuto a qualche persona importante del passato. Va da sé che è necessario stabilire un valore, quindi un prezzo di riferimento, per coloro che hanno l’esigenza di fare un investimento o di racimolare un determinato compenso derivante dalla vendita.

Chi desidera vendere il proprio oro ha bisogno di comprendere qual è l’effettivo valore dei monili in suo possesso. Le possibili soluzioni possono essere due: rivolgersi al proprio gioielliere di fiducia o affidarsi al nostro servizio di quotazione online. Se si preferisce risparmiare tempo, all’interno del sito è possibile consultare l’apposita sezione, compilare il form con tutte le indicazioni richieste e seguire una semplice procedura. Tutto ciò sarà utile al fine di conoscere la cifra che è possibile ricavare dall’eventuale transazione, ottenendo materialmente l’importo indicato.

Cosa stai aspettando? Vendi il tuo oro e guadagna con un semplice click!

Come convertire la gioielleria in compro oro

oro e brillantiSe c’è un’attività commerciale che ha ampliato il suo business anche in tempi di crisi è quella del compro oro. Anzi, proprio le difficoltà economiche di molte famiglie, costrette purtroppo a vendere i propri preziosi per giungere con meno stenti a fine mese, hanno agevolato il boom del settore.

La vostra gioielleria o orologeria, dopo anni di consolidata esperienza e successo nel settore del banco metalli, adesso arranca a causa dei riflessi della crisi?

Siete dei giovani intraprendenti, aspiranti imprenditori, che però avete giustamente non pochi timori nel lanciarvi a capofitto in un’impresa, oggi più che mai, più grande di voi?

Quale che sia la vostra tipologia imprenditoriale, commercianti esperti e navigati che mirano ad ampliare la propria operatività ed il proprio business, oppure giovani imprenditori alle prime armi, l’affiliazione ad un compro oro in franchising può rivelarsi la vostra carta vincente: semplice, economica e conveniente. Vediamo nel dettaglio perché.

I requisiti richiesti non sono proibitivi. Se possedete già un’attività nel settore, sicuramente li avete già; se siete invece alle prime armi, la vostra intraprendenza vi aiuterà a venire incontro a queste semplici richieste dell’agenzia compro oro online con la quale volete affiliarvi.

Anzitutto il profilo dell’affiliato. Non è richiesta alcuna specifica qualifica; ovviamente occorre essere persone dinamiche ed intraprendenti, consapevoli che ci si sta affiliando ad un marchio prestigioso di notorietà nazionale che porterà un consistente ritorno di immagine alla propria attività e, in quanto tale,occorre essere capaci di svolgere una attività autonoma, senza penalizzare la reputazione del brand.
Naturalmente è indispensabile una disponibilità iniziale di contante, per adempiere ai primi acquisti di metallo.

Riguardo al personale, normalmente, non viene posta alcuna richiesta specifica o paletto. Volete dare al vostro franchising un’impronta a conduzione familiare, che magari aveva già anche in precedenza? Vi sentite in grado di portare avanti da soli, unicamente con la vostra grinta e professionalità, il business del vostro compro oro? Bene! Sarete liberissimi di farlo.

Fondamentale è invece la location, sulla quale il brand con cui state andando ad affiliarvi si riserva di dire la propria, in merito alla scelta finale.
Occorre disporre di un locale con destinazione di uso commerciale, di piccole – medie dimensioni (16/20 mq sono sufficienti), preferibilmente ubicato in una via centrale della vostra città, con una buona densità di popolazione. Tenete presente che,a seconda dell’agenzia con cui richiederete di affiliarvi, potrebbe anche esservi affidata l’esclusiva del brand per la zona di competenza, quando addirittura non per l’intera cittadina. La location, dunque, dev’essere in grado di veicolarne diffusamente l’immagine.
Anche per l’arredamento, generalmente scarno ed essenziale, riceverete adeguate indicazioni in merito. L’attrezzatura tecnica richiesta prevede lo stretto indispensabile per svolgere al meglio l’attività: bilancia di precisione, kit di verifica, etc.

A fronte di questi minimi requisiti essenziali, l’affiliante garantirà all’affiliato tutto il suo supporto concreto: orientamento, formazione ed assistenza, prestate direttamente nel punto vendita in franchising. Incluse le migliori strategie di marketing e comunicazione, progettate per attrarre la clientela.

L’affiliazione è sancita da un regolare contratto di sottoscrizione, che determina diritti e doveri di ambo le parti. Tra l’altro, nei paesi dell’Unione europea il franchising è disciplinato dalla specifica legge n.129 del 25 maggio 2004.
Tale normativa detta una serie di regole a tutela dell’affiliato: dal periodo di sperimentazione della formula commerciale prima di entrare effettivamente a far parte del network alla durata dell’affiliazione, che non può essere inferiore a tre anni.

La legge, inoltre, disciplina l’aspetto economico del contratto: la corretta ripartizione di costi e ricavi; le condizioni di rinnovo, risoluzione o cessione del contratto, sancendo il diritto di annullamento qualora una delle parti abbia fornito false informazioni.

Grazie a questa legge, gli affiliati si sentiranno maggiormente tutelati nei confronti dell’affiliante. Ecco perchè, come evidenziato in precedenza, l’affiliazione ad un compro oro in franchising è un’operazione assolutamente conveniente: non solo dal punto di vista economico, ma anche da quello giuridico legale.
Introdurre la propria attività nel network di un compro oro online, non comporta alcun rischio. Anzi, garantisce un sicuro ritorno di immagine e di clientela.

Va da sé che la suddetta normativa, ovviamente, garantisce anche il network nell’individuazione dei partner più affidabili da introdurre nel proprio franchising.
Quando ambo le parti si sentono tutelate, e operano nel pieno rispetto delle regole contrattuali e degli accordi intrapresi, non possono che scaturire ottimi frutti.